Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Natale Loda: I sacramenti dell'iniziazione cristiana tra CIC e CCEO nella missione e nell'evangelizzazione da parte della Chiesa
88 NATALE LODA La prassi dell’iniziazione cristiana delle Chiese dell’Oriente ha come suo ri- ferimento il c. 39 CCEO26 che ricorda l’obbligo di tutti i Christifildeles orientali cattolici a che i riti siano scrupolosamente osservati e promossi, testimoniati e celebrati nella vita liturgica, in quanto patrimonio della Chiesa universale di Cri- sto laddove risplende la tradizione proveniente dagli Apostoli attraverso i Padri e che afferma la divina unità della Fede cattolica nella varietà. Il riferimento va al c. 28 CCEO quando ci si riferisce al rito27. Il CCEO conferma la dottrina e la prassi della Chiesa antica laddove i tre Sacramenti dell’iniziazione cristiana erano legati nella Teológia, disciplina e celebrazione liturgica28. Infatti il c. 697 ri- badisce questa unicità ed indivisibilità die introduce la persona nel mistero della salvezza. Sin dalle origini della Chiesa, è stata affermata l’intima unità dei tre Sacramenti dell’iniziazione cristiana, laddove nella realtà sacramentale non si è negata la specificità dei tre Sacramenti stessi. Il Battesimo, necessario per la salvezza ha corne effetto la vita nuova in Cristo e la liberazione dal peccato originale incorporando il Christifidelis alla Chiesa. La Crismazione con il Santo Myron co- stituisce il perfezionamento del Battesimo, a questi fa seguito l’Eucarestia corne compimento dell’uno e dell’altra29. Circa il significato teologico dei Sacramenti dell’iniziazione, anche Ylstru- zione nel n. 43 cosi si esprime: “Nel Battesimo la persona è liberata dal peccato, rigenerata a vita nuova, ri- vestita di Cristo ed incorporata alla Chiesa (Cfr. CCEO can. 675 §1), nella Crismazione col santo Myron è segnata col sigillo del dono dello Spirito Santo (Cfr CCEO can. 692). La sua piena iniziazione viene ultimata con la recezione dell’Eucarestia, sacramento non solo della comunione i individui con Cristo, Capo del Corpo Mistico, ma anche della comunione fra tutti i fedeli, membri del Corpo ehe vive la nuova vita in Lui. Il nutrimento del Corpo e del Sangue del Verbo incarnato porta a perfezione il cristiano, in modo che non sia più lui che vive ma Cristo ehe vive in lui (cfr Gai 2,20). La celebrazione sacramentale ta Reginensia, STG 9, ed il Sacramentario Gelasiano (Liber Sacramentorum Romanae Aec- clesiae Ordinis Annis circuli [Sacramentarium Gelasianum], Romae 1968. M. SPINDLER, Baptême et Mission, in Aa. Vv., Dictionnaire Oecuménique, 34-37. 26 Le fonti sono in OE n. 1,2,5,6. D. SALACHAS, L'iniziazione cristiana dei Fedeli orientali in territori latini, in QDE 10 (1997) 326-342. 27 Si veda Istruzione, n. 7. 28 Cosi Istruzione n. 42. O. Vezzoli, 120. Si veda J. Corbon, Le sens des Sacrements d'initiation selon Saint Nicolas Cabasilas, in Proche Orient Chrétien 50 (2000) 246-266. 29 M. Maccarrone, L'unità del Battesimo e della Cresima nelle testimonianze della Liturgia romana dal III al XVIsecolo, m Lateranum 51 (1985) 89-152; G. Cavallotto, Catecu- menato antico. Divenire cristiani secondo i Padri, Bologna 1996. Si veda; Fede, Sacramenti ed unità, 11,37.