Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA NELLA TRADIZIONE CANONICA ORIENTALE 131 4. La necessità di ricevere il Sacramento della Penitenza Il can. 18 di Timoteo di Alessandria (|3 84), alla domanda: «A partire da quale età devono essere giudicati dal tribunale di Dio i reati ?» risponde: «A questo proposito ci sono moite le distinzioni da fare:poiché ciascuno ègiudicato secon- do la sua conoscenza e il suo giudizio pratico, gli uni a partire dali ’età di died anni, invece altri a partire di una età più avanzata»l6. Anche se questa risposta attribuita a Timoteo di Alessandria non sia ritenuta autentica, tuttavia è rappresentativa delle preoccupazioni della sua epoca. Il canonista bizantino Balsamone (fil 95) commenta: «Il canone dice che in base alla conoscenza e Tintelligenza di ciascuno sono giudicati da Dio i peccati. Coloro che sono di natura più perspicace e maggiormente vigilante ehe i bambini, discemono più presto cio che è bene e male, invece coloro che sono menő intelligent! e perspicaci, comprendono in modo più lento do ehe si debba fare. Percio, il canone stabilisée che per alcuni dal decimo anno si puô imputare il peccato, invece per altri si richiede maggior età»17 18. 5. L'assoluzione dei peccati pubblici Il can. 43 del Sinodo di Cartagine (419) stabilisée: «[...] Se il delitto di qual- siasipenitente è pubblico e noto a tutti, il quale ha provocato il turbamento in tutta la Chiesa, gli si imponga la mano davanti l’abside della Chiesa»™. Il canone stabilisée la necessità di imporre al penitente un’ adeguata soddisfa- zione per i peccati commessi, cioè opportune opere di penitenza, il ehe sottolinea anche il carattere medicinale del sacramento della Penitenza. Infine, il canone accenna ai peccatori pubblici; sono chiamati tali perché il loro peccato è pubblico e noto da tutti, provocando uno scandalo pubblico presso i fedeli; per loro il sacramento della Penitenza avviene in chiesa in modo pubblico (nel nartece della chiesa) con l’imposizione delle mani. 6. L ’assoluzione in pericolo di morte Il can. 2 del Sinodo di Neocesarea (314/319) íratta del matrimonio illegitti- mo contratto da una persona, e precisamente a causa dell’impedimento di affini- tà nel secondo grado della linea collaterale (matrimonio con il fratello del marito 16 Cf. Pontificia Commmissione per la Redazione del Codice di Diritto Canonico Orientale, Fonti, Discipline générale antique (II-IX s.): Les canons des Pères, fase. IX, t.II, P.P. Ioannou (par), Grottaferrata (Roma) 1963, 252. 17PG, 138, 901. 18 Cf Fonti (nt. 15), 261.