Folia Canonica 6. (2003)

STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali

124 DIMITRIOS SALACHAS see con l’uomo, non è innato nella natura umana sin dalla nascita dell’uomo, ma proviene dalla libera volonté personale dell’uomo. Quindi, ogni uomo nasce di natura mortale non a causa dei peccato originale ereditato da Adamo, «per il fatto che tutti hanno peccato in Adamo» (Rm 5, 12) e quindi «tutti muoiono in Ada­mo» (1 Cor 15,22), ma a causa della nostra natura creata sin dall’inizio mortale. Ne consegue che i neonati, non potendo commettere peccati personali, sono bat- tezzati non per la remissione dei peccato originale; per cui l’espressione «per la remissione dei peccati» è applicata a loro in senso improprio. Inoltre dal canone implicitamente risulta la prassi già generalizzata in quel tempo del battesimo dei bambini per purificarli dal peccato originale contratto per generazione. Ben presto nella Chiesa primitiva è stata generalizzata la prassi dei battesimo dei bambini. La Chiesa, che ha ricevuto la missione di annunciare il vangelo e di battezzare, fin dai primi secoli ha conferito il battesimo non solo agli adulti, ma anche ai bambini. In forza della parola del Signore: „Se uno non rinasce dall’acqua e dallo Spirito santo, non puô entrare nel regno di Dio“ (Gv 3,5), la Chiesa ha sempre ritenuto ehe i bambini non debbano essere privati del battesimo. Pereid la Chiesa primitiva rimproverava quelli die rifiutavano il bat­tesimo o lo differivano senza ragione. La grazia perd che ci viene data da Dio per Gesù Cristo nello Spirito Santo nel battesimo non conferisce solo la remissione del peccato originale (peccato com- messo da Adamo ereditato sin dalla nostra nascita) e dei peccati personali (com- messi nella nostra età adulta), ma conferisce anche l’aiuto divino per non più peccare.Neicanoni 111, 112e 113diCartaginevengonoenunciatiglieffettidel­la grazia divina conferita nel battesimo: II can. Ill stabilisée: «Co si pure è stato deciso, che chiunque avrà detto che la grazia di Dio, in forza della quale l’uomo viene giustificato mediante Gesù Cristo Signore nostro, serve solo per la remissione dei peccati che sono già com- messi, non anche per l’aiuto a non commetterli, sia anatéma». Il can. 112 stabilisée: «Cosipure chiunque avrà detto, ehe questa stessa gra­zia di Dio mediante Gesù Cristo nostro Signore ci aiuta a non peccare solo per il motivo ehe attraverso di essa ci viene rivelata e aperta la comprensione dei co- mandamenti, di modo che sappiamo che cosa volere, ehe cosa evitare, ma ehe at­traverso di essa non ci viene concesso che amiamo e siamo anche in grado di fare cio ehe abbiamo conosciuto di dover fare, sia anatéma. Infatti dato che I 'apostolo dice: „ La scienza gonfla, la carità invece edifica “ (1 Cor 8,1), è forte­mente contro la pietà credere di avere la grazia di Cristo per cio ehe gonfia e non aver la per cio ehe edifica, essendo ambedue le cose dono di Dio: sia sapere ehe cosa dobbiamo fare, sia amare perfarla, affinché mediante la carità ehe edifica la scienza non cipossa gonfiare. Cornepoi di Dio è scritto: „ Colui che insegna all ’uomo la scienza “ (Sal 94,10), cosi pure è anche scritto: „ La carità è da Dio “ (1 Gv 4,7)».

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