Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Péter Erdő: Il concordato in Europa
IL CONCORDATO IN EUROPA 51 ad attribuire effetti civili al matrimonio religioso, ma ciö avveniva con déllé tecniche diverse. Tali effetti continuano ad esistere in Italia e in Spagna, ma le loro tecniche sono state modernizzate. In altri paesi è rimasto intatto il sistema di doppia celebrazione matrimoniale indipendente, religiosa e civile ehe è stata già anticamente accettata dalla società come in Germania o in Ungheria. Fra i terni degli accordi si riscontra in alcuni paesi anche la pastorale specializzata (cappellani di ospedali, carceri ecc.), come in Spagna, in Italia, in Croazia, in alcuni Stati federali tedeschi e nella Lituania. Sui béni ecclesiastici si tratta spesso negli accordi. Viene regolato il tema dei béni confiscati nell’epoca comunista, ma anche Fuso dei béni ecclesiastici per scopi determinati. A questo proposito bisogna ribadire che le Chiese del mondo ex-comunista generalmente non potevano ricevere e spesso non cerca- vano nemmeno di riottenere mezzi importanti di produzione, ma hanno ricevuto o un risarcimento parziale o una parte dei loro immobili che erano usati prima per scopi di attività religiosa o educativa, didattica e sociale. In Ungheria per esempio la legge n. XXXII del 1991 prevedeva la restituzione di tali edifici aile comunità religiose entra dieci anni, ma il budget statale non ha reso possibile l’esecuzione della legge nel previsto periodo di tempo. Dato che la Chiesa doveva usare questi immobili a funzioni simili a quelle ehe avevano prima, essa incontrava una nuova difficoltà. Sono stati restituiti edifici spesso fatiscenti, che la Chiesa non riusciva mettere in servizio per mancanza di fondi. Cosi risultava necessario f accordo firmato tra la Santa Sede e l’Ungheria nel 1997 e entrato in vigore nel 199816 ehe, tra faltra, prevede che circa la metà degli edifici ehe avrebbero dovuto essere restituiti alla Chiesa in base alla legge citata, rimane in proprietà dello Stato, ma il loro valore venga trasformato in una fonte di reddito annuale.17 Öltre alla restituzione di béni, era un argomento importante in certi accordi anche il finanziamento della Chiesa. Dopo l’Italia e la Spagna è stato adottato anche in Ungheria il principio secondo cui i cittadini possono disporre di una certa parte della loro IRPEF destinandola in favore di un unico fondo statale o di una Chiesa (per es. in Italia 0,8 %, in Ungheria 1 %). Sembra ehe si tratti di un modello nuovo ehe deve essere perô sempre elaborato con molta attenzione ai suoi dettagli. Altri terni regolati in alcuni accordi recenti europei erano fuso dei mass media da parte della Chiesa, il rispetto alla sensibilità religiosa nei programmi radiofonici e televisivi e in altri mezzi di comunicazione sociale e in pochissimi paesi ancora qualche immunità penale di chierici o un procedimento speciale per le cause di cappellani militari. 16 AAS 90 (1998) 330 ss. 17 Cfr. P. Erdő, Das neue ungarische Staatskirchenrecht und die Vereinbarung zwischen dem Heiligen Stuhl und der Republik Ungarn, in Folia Theologica 10 (1999) 121-153.