Folia Canonica 4. (2001)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - José T. Martín de Agar: Norme delle conferenze episcopali sul matrimonio misto
CONFERENZE EPISCOPALI SUL MATRIMONIO MISTO 219 I nuovi indirizzi dottrinali del Vaticano II hanno avuto un riflesso importante sui modo in cui 1’ordinamento canonico affronta oggi il terna dei matrimoni misti. Alio stesso tempo si devono riconoscere gli elementi di continuité che collegano la vigente disciplina con la tradizione ecclesiastica. Continuité anche tecnica, ma riguardante soprattutto le ragioni di fondo della medesima disciplina che, in definitiva, corrisponde al giusto inquadramento dell’ecumenismo e della liberté religiosa nel conteste della dottrina cattolica, e ehe potrebbe riassumersi nell’idea, anch’essa confermata dal Concilio, ehe né l’uno né haltra possono essere interpretati in senso indifferentistao di rinunciaall’annuncio del Vangelo, bens! vanno attuati sulla base di un dialogo sincero e rispettoso. A questo proposito la Conferenza episcopale spagnola si augura “che la necessaria concordia e affiatamento tra i coniugi non avvenga tramite un progressivo indifferentismo religioso”,* 11 bensi che 1’amore coniugale diventi via per il dialogo ecumenico. Un dialogo ehe non puö svilupparsi se non sulla base del reciproco rispetto sia a livello personale ehe comunitario. E per la via della réciprocité nel rispetto ehe si possono compiere i passi verso l’unité che in ogni momento sono possibili. In somma, il trattamento canonico dei matrimoni misti è la risultante dell’integrazione del vecchio col nuovo, dove il vecchio sta nel fatto ehe i matrimoni misti rappresentano sempre un problema mentre il nuovo si esplica nell’atteggiamento e nel modo concreto e dinamico di affrontare tale problema. la celebrazione dei matrimoni misti (aprile 1984), in EO/2, 2230-2244, anche Consulta ORTODOSSA-CATTOLICAROMANADEGLI U.S. ADichiarazione congiunta sui matrimoni misti (1970), in EO/2, 2996-2998; in Germania Conferenza episcopale tedesca - Consiglio DELLA Chiesaev ANGELICA IN GERMANIA, Documento comune sui matrimoni misti, 1.1. 1985, in EO/2,1467-1481; nel Libano Conseildes Patriarches catholiques D’Orient, Secretariat general, Accord catholique - ortodoxé tra le Chiese cattoliche orientali e le Chiese ortodosse Greca, Siriaca e Armena, 14. X. 1996, in Courier Oecuménique du Mojen-Orient, 29-30 (1996, II—III) 9-13; Verzione italiana di D. Salachas, I matrimoni misti nel Codice Latino e in quello delle Chiese Orientali Cattoliche, in Aa.Vv. I matrimoni misti, Città del Vaticano 1998, 88-89. 10 In non pochi di questi documenti ecumenici è presente l’avvertimento di non costituire una deroga al il diritto in vigore nelle comunità che li sottoscrivono; ad es. in Svizzera Consiglio della federazione delle chiese protestanti, Conferenza episcopale catTOLICA E CHIESA CATTOLICA CRISTIANA(VECCHIO-CATTOLICA) DELLA SVIZZERA, Dichiarazione congiunta sui problema dei matrimoni misti, 1. IX. 1967, in EO/2, 1776; in Inghilterra il Documento Marriages between Anglicans and Roman Catholics del 1975, Premessa, EO/2, 1526; nel Canada, Gruppo di dialogo fra anglicani e cattolici in Canada, Direttive pastorali per i matrimoni interecclesiali 1988, in EO/4, 7. II Normas de la Conferenda Episcopal Espanola para la aplicación en Espafia del Motu Proprio deS.S. sobre los matrimoniosmixtos 25.1. 1971,1. Declaración. I testi delle délibéré delle Conferenze episcopali riguardanti il CIC si possono trovare in J. T. Martín DE Agar, Legislazione delle Conferenze Episcopali complementare al C.I.C., Milano 1990, altre vengono citate pro manuscripto. Vedi per l’Italia il Testo comune (nt. 9), 1.9 e 2.4 e il relativo Testo applicativo (nt. 9), 8 e 42.