Folia Canonica 2. (1999)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Julio García Martín: Il ruolo specifico del sacerdote nelle missioni
IL RUOLO SPECIFICO DEL SACERDOTE NELLE MISSIONI 365 erano obbligati a celebrare la messa per il popolo perché non avevano potestà ordinaria. Nell’attuale legislazione, secondo i principi di equiparazione, il parroco o quasi-parroco delle misisoni ha lo stesso obbligo ehe il parroco delle diocesi di antica cristianità o di diritto comune. E’ stata abrogata la norma precedente. Se per caso a un presbitero venisse solamente affidata la cura pastorale di centri missionari non costituiti in parrocchia o quasi-parrocchia, questi non sarebbe tenuto a celebrare la Messa per il popolo perché lui non è il pastore proprio, ma un collaboratore dei pastore proprio che è il Vescovo diocesano. 10. Evangelizzare le culture L’evangelizzazione delle persone implica l’evangelizzazione delle culture perché la conversione esige lasciare tutto quello ehe è contrario al Vangelo, cioè purificare le culture. E’ un processo lento perché è “l’integrazione delle culture nel cristianesimo e il radicamento del cristianesimo nelle varie culture”70. E’ un processo difficile perché costituisce una vera conversione del proprio comportamento, perciö oggetto continuo della evangelizzazione. Tutto ciö dimostra ehe i protagonisti di questo fenomeno sono tutti i fedeli, la comunità in quanto tale e non solo alcuni esperti71. Questo è compito primario dei Pastori “ehe hanno la responsa- bilità di discernere e stimolare la sua attuazione”72. In questo processo, i presbiteri si devono guidare da due principi; “la compatibilità col Vangelo e la comunione con la Chiesa universale”73. Non possono creare disorientamento ai fedeli. Detta comunione richiede i vincoli della fede, dei sacramenti e dei governo ecclesiastico (c. 205). In questa prospettiva si intende che il diritto canonico, la legislazione appropriata sia un mezzo di evangelizzazione. Mettiamo alcuni esempi: Il Codice riconosce ai genitori gli stessi diritti e obblighi sui figli e sulla loro educazione (c. 226). Questo è in contraste con la legislazione e consuetudini di mold paesi dove si svolge l’atdvità missionaria perché non riconoscono alla donna la pari dignità nel prendere le decissioni perché sono riservate agli uomini. I presbiteri, quindi, debbono promuovere il ruolo della donna direttamente nella chiesa e, indiretta- mente, nella società. L’autorità nella chiesa, particolarmente quella dei Pastori, è intesa come un servizio agli altri74. Ricordiamo un canone fondamentale per i chierici: il c. 276, 70 Redemptoris missio, n. 52. 71 Redemptoris missio, n. 54. 72 Redemptoris missio, n. 52. 73 Redemptoris missio, n. 54. 74IOANNES PAULUS II, const, ap. Sacrae disciplinae leges, 25.1. 1983, in AAS 75/11 (1983) XII; Id. const, ap. Pastor Bonus, Proemio, 28. VI. 1988, in AAS 80 (1988) 843, n. 2.