Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1941

42 alla messa unendosi alla preghiera del sacerdote. Oualeuno dei ragazzi leggeva ad alta voce la colletta, la lezîone, il vangelo e i saîmi in ungherese e gili altri lo seguivano valendosi del loro mes­sale. Ne giorni feriali l'assistenza alla messa non era obbligatoria, ma i nostri allievi servivano volontieri la messa dei professori e degli altri padri del monastero. Molti si sono comunicati in ogni messa comune, altri l'hanno fatto una volta al mese, ma c'erano alcuni per i quali l'Eucaristia era diventata il pane quotidiano. La preghiera del mattino è stata fa'tta in classe, quella délia sera in comune. Spesso è stata recitata la bella preghiera del mattino délia Chiesa, la Prima, e alla sera, la Compieta. La giornata si è ffinita sempre col cantar qualche canto in ungherese od in italiano. Gli esercizi spirituali di quaresima sono stati diretti in quest'­anno da Ugo Vályi, professore benedettino a Kőszeg, délia quale cosa anche qui lo îingraziamo. Non abbiamo perô dimenticato che la fede délia collettivi'tà Cristiana non è viva, se non si manifesta in buone az£oni. Erano espressioni del loro affetto verso il Santo Padre,, Pio XII, le moite preghiere, le messe e le mortificazioni che gli alunni offri­vano al Pontefice a Roma per il 25-o anniversario délia sua con­secrazione a vescovo. Prima del Natale, gli alunni délia quinta ele­mentare del villaggio Szilágyperecseny si sono rivolti a noi per aiuto. I nostri Scolari hanno raccolto per loro vesti'ti, scarpe e inoltre 85 pengő. Ma hanno spesso pensato anche ai poveri Scolari dei dintorni. A loro pure sono giunti sempre nn pa£o di scarpe usate, un vestito smesso, qualche cosa del pacco inviato da casa, alcuni soldi o qualche giocattolo. Qualche volta qualcuno ha parteci­pato aile riunioni domenicali délia Guardia del Sacro Cuore e ha gnidato il loro divertimento e ha insegnato loro nuovi giuochi. All'educazione del sentimento patriottico hanno dato occa­sioni lottime le feste scolastiche di cu,i renderà conto un articolo speciale. I nostri allievi ritenevano loro dovere — speqie quando il fratello di qualcuno di essi lo aveva loro chiesto nella sua lettera mandata dal fronte — di pregare ogni sera per i caduti e combat­tenti sul fronte. Inoltre hanno inviato 200 P. agli »honvéd« per mezT-o délia Croce Rossa. Abbiamo cercato le occasioni per stabilire contatti fra i nostri ragazzi ed il semplice popolo délia terra ungherese. Tali occasion^ sono state la visita del Kalot di Győrság e un'àitra vol a l/a visita di alcuni giovanotti di Tiszaujfalu. Gli alunni hanno ascoltato con gran piacere glis scherzi e le canzoni dei bravi giovani e hanno goduto le loro danze e nello stesso tempo è aumenta'to in loro il 'rispetto e l'amore per il popolo. 15. La disciplina nel collegio I nostri alunni vivono lontani non solo dall'aria mefitica e fuligginosa delle città, ma anche dagli influssi motalmente non sempre favoravoli dell'ambiente cittadino. L'aria pura, i raggi del sole, il pro£umo degli abêti e dei fiori, il canto degli uccelli li

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