Czére Andrea szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 102-103. (Budapest, 2005)
FEDERICO BERTI: Francesco Conti e il Compianto sul Cristo morto di Budapest
tasi a Firenze, proprio nel palazzo già edificato da Cosimo il Vecchio de'Medici, di cui i Riccardi divennero proprietari nel Seicento." Per il sepolcreto Riccardi nell'antica chiesa di San Pancrazio, Francesco Conti dipinse una Piéta che gli venne pagata il 3 1 ottobre 1719.'' Quando la cappella venne smembrata sul finire del Settecento, questa approdo nel palazzo dei committenti per essere infine venduta all'incanto nel gennaio del 1811, seguendo il tragico destino dell'ingente patrimonio della famiglia. Sia per la qualità che per la presenza di un modelletto di notevole finitezza è stato plausibile chiedersi se il dipinto di collezione Pratesi fosse quello che ornava il sepolcreto Riccardi, alla cui funzione inoltre bene si sarebbe prestato per il formato accentuatamente orizzontale adatto all'ambiente di ridotte dimensioni, caratterizzato inoltre da una volta assai ribassata. Tuttavia i documenti prodotti per la vendita dei beni Riccardi precisano in una occasione: "una pietà centinata di sopra senza adornamento, che era nella cappella di San Pancrazio." 1 ' La notazione rende impossibile l'identificazione di questo Compianto con quello del sepolcreto. In un altro inventario datato 10 aprile 1806, compare invece al primo piano di Palazzo Medici-Riccardi "un quadro bislungo con cornice tinta e dorata, rappresentante la Pietà, opera del Conti", che non appare invece nella successiva lista per la vendita. 14 In questo caso il particolare formato di questo dipinto, svolto nettamente per orizzontale, potrebbe coincidere con la descrizione del quadro come "bislungo". Nello stesso inventario non compare invece la Pietà da San Pancrazio, che doveva essere già a palazzo ma forse, anche per il non avère cornice, poteva essere stata collocata in qualche altro piano della residenza marchionale. 65 FRANCESCO CONTI. GLORIA DI SANTA LUCIA. FIRENZE. GALLERIA MORETT1