Csornay Boldizsár - Dobos Zsuzsa - Varga Ágota - Zakariás János szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 97. (Budapest, 2002)
NYERGES, ÉVA: Un'opera siciliana nuovamente attribuita a Filippo Paladini
La prima rappresentazione iconografica venne data negli Emblemaîa di Andrea Alciati (1531), con un Prometeo disteso supino sul suolo, mentre un'aquilagli strappa il fegato, e con alle spalle un tronco secco ben distinguibile. 11 La Perrière, di qualche anno più giovane del primo, diede origine invece nella sua Morosophie (1553) alla base per le rappresentazioni di Tizio, con rillustrazione contenuta nel suo scritto (fig. 49): 12 il titano, che appare con il torso rivolto verso chi guarda, con le braccia legate trova posto tra le nuvole illuminate dalle flamme poste dietro di esse, mentre l'avvoltoio dalle ali spiegate si lancia contro il suo fianco. Nell'incisione è interessante la posizione caratteristica delle gambe, una che si appoggia sul ginocchio, Paîtra che si solleva, a formare insieme una forma chiusa, un triangolo. Questa posizione diventerà in seguito una figurazione déterminante per le rappresentazioni sia di Prometeo che di Tizio. Aproposito di quest'ultimo troviamo nell''Odissea il passo seguente (XI, 721-730): "Ecco poi Tizio, della Terra figlio, Che sforzar non temé l'aima di Giove Sposa, Latona, che volgeasi a Pito Per le ridenti Panopèe campagne. Sul terren distendevasi, e ingombrava Quanto in di nove ara di tauri un giogo: E due avvoltoi, l'un quinci, e l'altro quindi, Ch'ei con mano scacciar tentava indarno Rodeangl i il cor, sempre ficcando addentro Nelle fibre rinate il curvo rostro.,, 13 La storia di Tizio e dei suoi compagni venne inserita, sulla base del racconto omerico, da Ovidio nelle sue Metamorfosi (libro IV, 456-60), nell'episodio in cui si ricorda che Giunone, giunta una volta nell' Ade, scorse li i condannati, Sisifo, Tizio, Issione e Tantalo. Nella struttura compositiva del nostro dipinto ri vive soprattutto la rappresentazione présente nell' opera di La Perrière, per la forma triangolare inclusa dalle ginocchia e dalla 11 Henkel, A. - Schöne, A., Emblemaîa. Handbuch zur Sinnbildkunst des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Stuttgart - Weimar 1996, 1657. 12 Ibid. 1658. 13 Omero, Odissea (traduzione di Pindemonte, I., a cura di Turri, V), Firenze 1985, 94.