Tátrai Vilmos szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 92-93.(Budapest, 2000)
FEHÉR, ILDIKÓ: Il ciclo di affreschi allegorici del Palazzo Isidori di Perugia alla luce délie ultime ricerche e restauri
Siccome abbiamo buone ragioni di supporre che le figure femminili allegoriche nonostante le forti lacune che la série dimostra -, in parte, costituiscano la raffigurazione delle sette virtù e dei sette vizi capitali, il tema stesso suggerisce l'idea di una disposizione di carattere didattico, teória questa che, pare trovare la sua giustificazione nella disposizione di alcuni elementi formali, la simile composizione di alcune coppie costituite da vizi e virtù. In tal modo anche gli ornamenti architettonici delle edicole, che dividono, entro il ciclo, figure che formaimente appartengono alla medesima coppia, guadagnano un loro senso. In tal modo la formazione architettonica uguale delle edicole contenenti la Vita attiva e la Vita contemplativa, nonché la figura che tiene in mano un rotolo e che compare in un medaglione sul frontone di ambedue le edicole, confermano la teória della loro appartenenza alla stessa coppia. Il frontone, ai due lati, è completato da due fregi con foglie d'acanto rivolti in giù. Questa differenza di forme rispetto gli altri componenti del ciclo trova spiegazione anche nel significato delle allégorie, infatti, nella tradizione iconografica la raffigurazione della Vita attiva e della Vita contemplativa puö accompagnarsi alla rappresentazione delle virtù e dei vizi, ma non vi appartiene strettamente. Il ritratto collocato in un medaglione compare raramente nella pittura italiana tre- e quattrocentesca italiana, assieme aile virtù, ma pur esiste, mentre il fregio d'acanti interrotto da medaglioni fa parte dei precedenti possedendo tradizioni di rilievo, per esempio sulla "Maestà" di Simone Martini, nel Palazzo Pubblico di Siena. Abbiamo già menzionato gli affreschi senesi di Taddeo di Bartolo, in cui compaiono le virtù assieme a ritratti in medaglione. Sulle pareti della cappella del Palazzo Pubblico di Siena le figure compaiono in due file sovrapposte Puna all'altra. Per noi questa analógia è di paiticolare importanza, infatti, in ben due pezzi (Vita attiva e Via contemplativa) del ciclo di affreschi di Budapest i ritratti collocati in medaglioni sono accompagnati da fregi di acanto, e anche in questo caso i personaggi famosi sono rappresentati nello spazio che si trova sotto i versetti di quattro righe. Corne abbiamo già menzionato il ritratto che compare in un medaglione assieme aile virtù è un fenomeno raro e costituisce una soluzione opposta aile virtù che nelle miniature medievali circondano il monarca. 34 Pertanto lo sguardo delle figure femminili ci puo pure orientare riguardo la collocazione delle allégorie. Si nota facilmente, per esempio, che l'allegoria della Fede, dal N° d'inv. 1167, guarda senza dubbio verso sinistra, infatti, originariamente doveva collocarsi all'estremità del ciclo. I frontoni che terminano in una punta delle allégorie dal N° d'inv. 1363, che guarda verso sinistra, 1364 che guarda verso il centro e 1261 che guarda verso destra, sono decorati con diversi cerchi concentrici. Nel timpano della figura femminile N° d'inv. 1361, che tiene in mano un iris e un giglio vediamo un 34 Codice Dioscorides, Vienna, Österreichische Nationalblibliothek, Cod. med. gr. fol. l,6v, in cui la principessa bizantina Giuliana d'Anichia compare accompagnata dalle figure allegoriche di Megalopsychia (Magnanimità) e di Phronesis (Prudenza). V. Katzenellenbogen, A., Allegories of the Virtues and Vices in Medieval Art, New York 1964, fig. 29; La Bibbia di papa Callisto, Roma, Bibl. del Monastero Benedettino della Basilica di S. Paolo fuori le mura, fol. lr. l'immagine raffigura le quattro virtù cardinali disposte in un semicerchio. accanto a re Carlo il Calvo, seduto sul trono. V. Schramm, P. E., Die deutschen Kaiser und Könige in Bildern ihrer Zeit 1, Lipsia - Berlino 1928. fig. 4L