Veszprémi Nóra - Jávor Anna - Advisory - Szücs György szerk.: A Magyar Nemzeti Galéria Évkönyve 2005-2007. 25/10 (MNG Budapest 2008)

STUDIES - TÓTH Sándor: A Magyar Nemzeti Galeria 11-12. századi kőfaragványai (részlet)

due ali e un particolare del corpo dell'uccello rimasto. II corpo era scolpito sotto il collo degli uccelli, evidentemente le loro teste si attaccarono alia piastra di chiusura. Nelle ali segnano le penne corde verticali, un po' sopra la superficie è composta da rilievi ar­ticolati in fila che ricordano i semi del granoturco. L'arco supe­riore delle radici delle ali è contornato ai lati fino al fondo, in avanti solo in parte, da un orlo grosso. I particolari più caratteristici di questi due frammenti, e cioè le ali, non hanno paralleli nostrani. Le possibilità di rapporto d'un altro génère offrono soltanto punti di riferimento molto insicuri. L'orlo grosso delle ali, ad esempio, si trova anche nel sarcofago di Santo Stefano, il modo di segnare i piumini invece ricordano piuttosto l'uccello dell'orlo del bassorilievo menzionato d'Óbuda (Fig. 47) La composizione di capitello ad aquila semplice in angolo è dimostrabile sia attorno al 1100 sia attorno al 1200, pure la piastra di chiusura a gradi. Il posto di ritrovo del pezzo d'Eszterom offre una possibilità di datazione migliore. Questo sarebbe Szentkirály puszta, accanto alla città, dove una volta s'emergeva un convento di particolari diritti, fondato dal re Géza II (1141-1162). Esistono anche frammenti provenienti da qui, databili con sicurezza al mezzo del secolo 12. Esiste, perô, anche un'altra concezione se­condo cui in questo posto all'inizio del secolo 11 doveva esistere una residenza reale.

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