Budapest Régiségei 13. (1943)
ÉRTESÍTŐ - Auszüge = Estratti = Summaries 485-575
•••> LAJOS NAGY IU SUPPLIZIO DI DIRKE SU Uno degli ornamenti preferiti della costruzione delle case di Pannónia fu il pavimento di mosaico. Se i mosaici pannoniéi per la loro qualità non sono di gran pregio artistico, meritano perô un' attenzione per il loro numero. Compresi i framnienti, se ne conoscono circa 7—800. Sui mosaici della Pannónia ho già pubblicato un breve riassunto a proposito di uno di essi, ritrovato nel 1791 a Szombathely (Savaria). (L. Nagy : »Pavimento di mosaico rinvenuto nel Campidoglio di Savaria«. Annuario della Società Nazionale Ungherese di Archeológia. Vol. II. Anno 1923-26 pagg. 100—122). Questo mosaico venne ritrovato nel Campidoglio, nelle cui vicinanze sono state rinvenute, di récente, le rovine della Basilica di S. Quirino. Anche quest'ultima aveva un ricco pavimento di mosaici eseguito nello stesso Stile che era proprio dei mosaici della Basilica di Aquileia, príma della sua ricostruzione. (Cfr. P. Paulovics : »La basilica di S. Quirino nell'antica Savaria«. Corvina, 1938). Dato che fra i mosaici della Pannónia incontriamo poche scene tratte dalla mitológia, non sarà senza interesse se riproduciamo qui un elenco di quelle più conosciute: Esculapio, Orfeo, Ganimede mentre offre da bére all'acquila di Giove, lotta tra centauri e lapiti, Mercurio e Fortuna, Bacco e Arianna, il dio dei fiumi (Carnuntum) ; il ratto di Kuropa, Ercole ed il toro di Maratona, il tritoné (Poetovio) ; delfini e cavalli marini (Emona). UN MOSAICO DI AQUINCUM Possiamo aggiungervi ancora la lotta di due atleti alla presenza deli' arbitro (lanista), raffigurata in un mosaico di Aquincum, poichè la raffigurazione dei due atleti segue quella universalmente nota di Ercole e di Anteo in lotta. Molto rara è, invece, la rappresentazione di scene mitologiche nei mosaici della Dacia. A Sarmizegethusa, ancora nel 1823, ne furono rinvenuti due che raffigurano rispettivamente il giudizio di Paridé e di Priamo mentre implora l'estradizione delle spoglie di Ettore. Tra i mosaici della Pannónia mérita una particolare attenzione quello rinvenuto nel 1897 ad Aquincum e recentemente restaurato. (Una breve descrizionene dà L. Nagy : Römische Mitteilungen XL. 1925. pagg. 51—66. e Pfuhl, XLL, 1926, 227 pp.). Le due pubblicazioni riguardano la parte centrale del mosaico, il cosiddetto embléma, in cui è raffigurato il castigo di Dirke. Dal punto di vista dell'arte decorativa provinciale, ora che tutto il mosaico è restaurato, ci intéressa anzitutto la cornice, perché, mentre l'emblema è stato identificato con modelli provenienti dallTtalia, la cornice rivela l'influsso dell'arte locale. I mosaici furono eseguiti da artigiani ambulanti (musivarius) che andavano nelle città e nelle ville a seconda delle ordinazioni ricevute (cfr. il mosaico della villa di Balácza, Rhé-Laczkó : Balácza, 1913, taw. I — VIII e Wollanka : Einrömisches Mosaik aus Balácza. Ost. Jhbuch 25, 1929, pagg. 1—21.). 4.98