Budapest Régiségei 9. (1906)

Veress Endre: Gróf Marsigli Alajos Ferdinánd olasz hadi mérnök jelentései és térképei Budavár 1684-1686-iki ostromairól, visszafoglalásáról és helyrajzáról 103-170

124 nebbioso et la facilita della strada per la valle di San Paolo detta, fecero nuscire ail' inimico di porre (secondo dice un fugito dalla città) solo 400 cavalli, et benchè vi fosse un fosso guarnito di un battaglione d'Aspremont, non potè resistere a riguardo della sua strettezza et di non avère piazze d'armi, mentre era necessario considerare che queT infanteria doveva fare fuoco contro la sortita della città et contro Fagressione dell' inimico, che forzava per il soccorso. Ma alla fine tutti dovettero succombere alla morte et lasciare aperto il passo che fu rinserato dai reggimenti Caprara et Pàlffy che per fianco arriva­vano addosso dei Turchi. Lo stato dell' attacco dei Bavaresi è corne qui appare nell' annesso foglio, T mostrandogli solo dove sono arrivati hoggi: et ne spero buon esito quando la fame non c'incomodi. La trinciera dell' acqua era nella terza moschea forte a prova di cannoni et con palizzata, et dovendovi andare domane, notera più precisamente lo stato di quella et se non fossi stato svaligiato, gli avrei mandate un esatto proietto et dispo­sitione di questo travaglio ; ma lo farö per la ventura posta, restringendomi per ora a mostrarle l'essere dei Bavaresi. Qui poi siamo senza quattrini, senza cavalli, et io più di tutti, che spero questa notte essere a piedi, avendo il reste dei miei cavalli in Strigonia, in fine senza tutto per ben vivere ; ma tutto non sarà nullo quando succède il servitio di Dio et del nostro Imperatore, promettendoli che il tempo non l'abbiamo in abbon­danza, et mi dichiaro che F avère impiegato tre mesi all'assedio di Buda m' ha sorpreso per una parte et per Faltra, non védendő la causa di tal deplorabile longhezza, che mi dole et per il servitio dell' Imperatore et perche so che mi burlano in ora col rinfacciarmi, che io era di quelli promisi alla Corte la presa in dieci giorni; et benchè il fatto mostri diversamente, replicherö sempre Fasserto aggiungendoli la conditione del se si fosse etc. Giorni sono, vidi l'isola di Sant' Andrea tanto considerata et stimata da V. A. et con ragione, et sopra di essa ho fatto più osservationi, corne sopra tutti questi siti circonvicini, che poi riferirö con la viva voce al mio arrivo alla Corte, che per la mia salute dovrebbe essere sollecito, ma non mi è permesso fin tanto non sia terminato questo intrigo, purchè possi con la salute resistere. Simili vantaggi non li cerco in ora se non col il servire ovunque sono comandato; et li spero, anzi li tengo per certi al mio arrivo a Vienna se­condo mi promette V. A. et m'assicuro il S r general Rabatta col suo arrivo qui, anche per parte del vescovo tanto mio partiale protettore: et tutto si potrà fare subito con la volontà di V. A. Serenissima. Con la ventura posta le manderö l'affare dell' acqua, et questa lettera la mando al Sr general Rabatta acciö la possi leggere col suo aiuto più facilmente, temendo, che il mio cattivo carattere le renda difficile I'intendere. E per fine riverentemente resto Di Vostra Altezza Serenissima umilissimo obbedientissimo et ossequentissimo Dal campo Cesareo sotte Buda, il primo Ottobre 1684. Luigi Ferdinando Conte Marsigli mpr. (Eredetije a karlsruhei államlevéltár Kriegssache 1684. No. 228 jelzése alatt.) 1 Ez a vázlatrajz nincs meg.

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