Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 37. (1984)

COVA, Ugo: Un privilegio degli Ebrei delle contee di Gorizia e Gradisca. Il godimento di diritti reali su beni immobili

Un privilegio degli Ébrei 123 di quel secolo, gli Ébrei goriziani ritenessero ehe i loro primi insediamenti nelle contee di Gorizia e di Gradisca risalissero proprio ai primi anni del Cinque­cento. Per Trieste giä dal Quattrocento ci é giunta testimonianza di proprietä di beni immobili da parte di Ébrei “). Per quanto riguarda le contee di Gorizia e Gradisca, la prima attestazione di un trasferimento di diritti reali su beni immobili é reperibile nel protocollo notarile del notaio Durastante Leoncini di Ontagnano, presso San Giorgio di Nogaro, riguardante un atto di nomina, il 6 settembre 1596, di due periti giurati per la stima di una casa di Ontagnano da vendere a certo «Aaron hebreus» 12). II principale e piú antico documento che gli Ébrei di Gorizia esibivano a sostegno dei loro diritto di possedere beni immobili era la lettera di concessione di un privilegio, del 12 marzo 1624 di Ferdinando II d’Asburgo, rivolta agli Ébrei «Johel Pingerer (= Pincherle) von Görtz, Moises und Jacob Marpurger von Gradisca, auch Ventura Parente von Triest, so dann Isak Marburger», i quali si erano presentati a Vienna all’imperatore al fine di ottenere da lui la concessione del citato privilegio 13). Fra gli altri diritti, concessi ad essi e ai loro dubitare, era stata redatta a Gorizia il 6 maggio 1764. Giä, quindi, nella seconda meta dei ’700, dei documento dei 1509 non esisteva l’originale nell’archivio della Comunitä israelitica di Gorizia. Attesta ilBolaffio Sfogliando l’archivio in La Rassegna Mensile di Israel (= RMI) 23 (1957) 537 ehe nel 1788, l’attuario della Comunitä Jacob Moises Gentile, aveva riferito di aveme riordinato 1’archivio nel quale esistevano atti dal 1509. II documento piú antico doveva essere costituito, a nostro awiso, proprio della copia autentica utilizzata nel 1764 per redigere la copia a noi pervenuta. - Ricordiamo ehe l’archivio della Comunitä israelitica di Gorizia é andato disperso, nella massima parte, durante l’occupazione germanica della cittä, nella seconda guerra mondiale. - Notizia di Ébrei privilegiati dai conti di Gorizia giä nel ’300 ci é fomita da Wadi Geschichte 80-81. u) Stock Nel segno 15; II Curiel Le origini 8, paria dei possesso nel XVII secolo, da parte di Ébrei triestini, di molti beni, specialmente nelle tre ville di S. Croce, Contovello e Prosecco. 12) Archivio di Stato di Gorizia (= ASG) Archivio notarile - serie notai, busta 2 fasc. 30. Desidero qui ringraziare cordialmente il collega Mario Stanisci, direttore dell’Archi­vio di Stato di Gorizia, per il prezioso e competente aiuto prestatomi nell’opera di identificazione dei materiale documentario esistente in quell’Istituto, utilizzato nel presente lavoro. - Per citazioni relative ad Ébrei, esistenti negli atti dei notaio Durastan­te Leonicini di Ontagnano, cfr. Pier Cesare Ioly Zorattini II prestito ebraico nella fortezza di Palma nel secolo XVII in Studi storici Luigi Simeoni 33 (1983) 271-272. Puö interessaré invece 1’esistenza, nella seconda metä dei ’300, di un esplicito divieto imposto dal conte Mainardo VII di Gorizia ai propri Ébrei privilegiati di assumere in pegno beni immobili nell’esercizio della loro attivitä feneratizia. Cfr. Wadi Geschichte 80. 13) AST Cons. Cap. n. 44 föl. 64-65 v. Trattasi di copia autentica, datata Gorizia 6 maggio 1764, di documento originale allora esistente nell’archivio della Comunitä israe­litica di Gorizia, datato Vienna, 12 marzo 1624. Questa copia, come quella dei documento dei 1509, sopra citata, e quelle del 1697 e del 1715, che esamineremo piú avanti, era stata redatta in seguito ad un’indagine sulla situazione patrimoniale e demografica degli Ébrei delle contee di Gorizia e Gradisca, condotta in ottemperanza ad un sovrano rescritto di Maria Teresa del 27 dicembre 1763, trasmesso a Gorizia con decreto dei Governo dell’Austria Interiore in Graz del 14 gennaio 1764 (Ibidem fol. 53). -II privilegio dei 1624 é trascritto integralmente in Morpurgo La famiglia 54-55, che ne riporta pure una

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