Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 31. (1978) - Festschrift für Richard Blaas

Francesca MORANDINI: Vienna alia metä del secolo XVTH nella descrizione del manoscritto 684 dell’Archivio di Stato di Firenze

132 Francesca Morandini latina con pergamena purpurea e caratteri d’oro. S. Girolamo fa spesso menzione di questi codici purpurei: non dubitasi che questo sia anteriore al medesimo Santo. La raccolta delle stampe ehe altrevolte apparteneva al principe Eugenio é una delle pre- ziose cose ehe si conservano in questa biblioteca. Ella é piú copiosa che scelta. Dei soli ritratti degl’uomini illustri italiani si contano trentuno grossi volumi“ * 29). Nella prima metä di settembre i nostri viaggiatori si recano a visitare in- sieme al senatore Del Riccio la „signoria“ di Holic („Olicce“), che l’impera- tore possiede in Slovacchia e dove la corte soggiorna di tanto in tanto. Di questo magnifico complesso di cui si ammirano „il buon ordine e simmetria“ li colpisce sopratutto la fagianeria, ma piú ancora gli allevamenti dei cavalli di Sua Maestä dove si trovano molti cavalli di razze forestiere: accanto „vi é pure una spezieria fornita di ogni sorte di medicamenti per i diversi mali dei cavalli“. Apprezzano moltissimo anche la fabbrica di maioliche „di ottimo gusto lavorate“ finemente come se fossero di porcellana, ehe si trova presso Holic. Ma il loro interessé va anche alie macchine agricole come quella „di nuova invenzione per battere il grano, la quale consiste in un gran cilindro denta­to, ehe vien mosso in giro comodamente da un cavallo intomo a un cerchio, o sia area, dove si stendono le paglie con le loro spighe. Con 1’uso di questa macchina si salva piú la paglia, si separano piú facilmente le granella e si risparmia le cavalle ehe sogliono ordinariamente adoperarsi per la tribbia . . .“. Quando il 13 settembre 1’imperatrice esce di parto „fu gran concorso a Schenbron“ e dopo la messa avviene la promozione dei „ciamberlani“. Don Bartolommeo Corsini vien fatto „ciamberlano attuale“ e Don Lorenzo „de- cretista“. Il 20 settembre Don Bartolommeo Corsini inizia presso la corte, a Schön­brunn il suo servizio di ciamberlano30), „ehe non fu stretto perché non era obbligato ad intervenire alia corte se non quando era avvisato dal ciamberlano maggiore e ciö era solamente ali’occasione ehe doveva es- ser servita di braccio una delle arciduchesse. Prima di intraprendere il servizio dove prestare giuramento al medesimo ciamberlano maggiore, ehe a nome dell’imperatore e imperatrice lo insigni della chiave d’oro. Consiste principalmente detto giuramento della promessa di non leggere mai nessuna carta sopra la tavola dell’imperatore o im­peratrice, di non occultare veruna frode o tradimento contro Le Maestä Loro o alcuno della imperial famiglia e d’accorrere prontamente a dare aiuto in occasione di incendi nei luoghi di residenza delle Maesta Loro. Essendo la corte alia campagna dove non v’é l’uso dell’abito di cerimonia, ehe consiste in un abito alia spagnola, dové servirsi d’un ferraiolo di scarlatto, essendo questo il costume“. Con il primo ottobre Don Bartolommeo Corsini inizia il servizio stretto: „principiö da quello dell’imperatore, essendosi il costume di fare un giomo quello dell’imperatore e 1’altro quello dell’imperatrice. Gli fu destinato il solito quartiere che si da ai ciamberlani, dove fu obbligato a pemottare tutto il tempo del suo servizio. Il quattro ottobre, festa di S. Francesco, fu gran gala alia Corte per il nome dell’impera­conservato a Trento presso il Museo Nazionale n. 1189. Antica segnatura: Hofbi- bliothek 1181. 29) La raccolta é attualmente conservata all’Albertina (Vienna), divisa per autori, non rilegata. 30) Cfr. lettera del 28 settembre di Lorenzo Corsini.

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