Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 29. (1976)

COVA, Ugo: Trieste e la guerra di corsa nel secolo XVIII

TRIESTE E LA GUERRA DI CORSA NEL SECOLO XVIII Di Ugo Cova I Quale fenomeno strettamente connesso allo sviluppo dei traffici mer- cantili, la violenza marittima costitui, con caratteri in parte diversi nei vari periodi storici, un fattore costante che incise profondamente nella vita dei popoli mediterranei, condizionando spesso l’attivitá com­merciale e l’incremento economico di intere nazioni. Solo in conseguenza di un lungo travaglio attraverso il medioevo e i primi secoli dell’etä moderna, la guerra dei privati sül maré fu imbrigliata dall’autoritá costituita degli Stati marittimi e sottoposta a leggi e consuetudini accolte e osservate dalia generalitä delle nazioni europee 4). Sfuggivano a queste regole perö, le continue, rapide e pericolosissime azioni bellidre dei corsari musulmani che in tutto il Mediterraneo e talvolta andre fuori di esso * 2), esercitavano sui mare, con frequenti incursioni pure sui terri- tori costieri una guerra di religione che, in relazione agli avvenimenti storici concomitanti, subi incrementi e regressioni, ma che caratterizzö e condizionö per molti secoli la vita economica delle nazioni cristiane mediterranee. Da questo clima di lotta in cui la brama di préda era mascherata da pretesti politici e religiosi, non pote sfuggire nemmeno il mare Adria- tico ehe, nonostante la sua posizione periferica, era una delle piú fre­quentate vie di traffico mercantile fra il Levante e 1’Italia settentrio- nale, dalia quale si accedeva per via di terra ai vasti territori dell’Europa centrale. Per secoli la storia dei traffici nell’Adriatico coincise con la storia di Venezia, la cui signoria, öltre che suile coste venete, istriane e dalmate, si estendeva su tutto quel mare, assicurata dalia potenza delle sue navi da guerra e dal valore delle armi. Questa situazione di predominio contrastava perö con gli interessi di altri ehe, affacciandosi *) Vedi in particolare Basilio C i a 1 d e a La formazione dett’ordinamento marittimo nelle relazioni internazionali (secoli XIV—XVIII) 2 (Milano 1959). Cfr. pure Riniero Zeno Storia dei diritto marittimo italiano nel Mediterraneo (Milano 1946). 2) Sull’attivitä dei pirati barbareschi suile coste atlantiche, nel mare dei Nord e suile loro puntate nel Baltico, in Islanda e in America, cfr. Philip Gosse Storia della pirateria (Milano 1957) 61—65.

Next

/
Oldalképek
Tartalom