Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 1. (1948)

MAASS, Ferdinand: Vorbereitung und Anfänge des Josefinismus im amtlichen Schriftwechsel des Staatskanzlers Fürsten von Kaunitz-Rittberg mit seinem bevollmächtigten Minister beim Governo generale der österreichischen Lombardei, Karl Grafen von Firmian, 1763 bis 1770

344 Ferdinand Maaß 31. Firmian an Kaunitz, am 19. Juni 1764. Teilt wiederum ein Schreiben A. v. Salis’ mit, worin dieser sich über die Veltliner beschwert, die nicht nur durch Geldsammlungen sondern auch durch öffentliche Gebete, wie sie in Zeiten des Krieges, einer Hungersnot oder einer Seuche üblich sind, das bewußte Edikt zu verhindern suchen, indem sie dabei Gerüchte aussprengen, wie etwa, daß sich die Häretiker ihrer Kirchen und ihrer Besitzungen bemächtigen wollten und ähnliches. Nell’accusare che faccio la veneratissima di V. A. de’ 11 corrente, che verte suile occorenze, e notizie da me rassegnatele di quanto passa fra’ signori grigioni, mi trovo in debito di continuarle il ragguaglio delle ulteriori emergenze col comunicare all’A. V. in copia l’annessa lettera, ehe ho ricevuto dal signore presidente Antonio de Salis, il di cui contenuto mi pare molto interessante, poiché giustamente temo, che la condotta de’valtellini unita alii loro passi, secondati forse da monsignore vescovo di Como, in Roma possano produrre de’eattivi effetti, e molto piü peggiori conseguenze. Colla scorta di questa lettera mi valerö per porre nuovamente nella dovuta avvertenza il mentovato prelato, ehe vorrei avesse maggior prudenziale di quello manifesta di suo ultroneo zelo. Se nella Valtellina si procede (come credo segue in buona parte) nella maniera, ehe paria il suddetto presidente de Salis, servirä ad incitare li protestanti contro de’cattolici, e le discordie, e torbidi risorgeranno peggio di prima, massimamente se venisse da Roma di soverchio ritardato 1’implorato concordato, che solo in oggi potrebbe troncare il filo ad ogni ulteriore dissensione. Tutto ciö pongo nella superiore intelligenza dell’A. V. ... Dalia lettera seritta dal sig. pres. Ant. de Salis al sig. ministro plenip. conte di Firmian in data de’ 13 giugno 1764. ... Giä col precedente corriere ebbi 1’onore di significare a V. E. ehe a mio credere almeno sino alia prossima diéta si soprassedera colla pubbli- cazione dei noto editto. Sarebbe a desiderarsi si potesse in questo frattempo ottenere il bramato aggradimento ágii articoli dalia corte di Roma dipendenti, ma sempreppiü si accresce non senza fondamento il timore, che singularmente sotto questo pontificato nulla sara risolto. In mentre non posso ritenermi di confidare a V. E. il sommo dispiacere risento dell’indegno procedere della maggior parte dei clero di Valtellina. Non contento d’apertamente far rilevanti collette di dinaro per opporsi anche con li mezzi li piü obbrobriosi, e dalle leggi del paese proibiti per impedire il noto editto, si avanzano, a quanto intendo, a far aperte divozioni, e divozioni tali, che solo ne’tempi delli maggiori flagelli, come guerre, carestie, e contaggio, sono usitate, esortando il popolo a quelle con disseminare che gli eretici macchinano d’impossessarsi delle loro chiese, e delle facoltä di quelle, ed altre simili false dicerie. Tutto questo non puö essere ignoto a monsignore vescovo, che dovrebbe andare al riparo, se non vuole, ehe si creda, ch’egli le fomenta.. .

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