Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 1. (1948)
MAASS, Ferdinand: Vorbereitung und Anfänge des Josefinismus im amtlichen Schriftwechsel des Staatskanzlers Fürsten von Kaunitz-Rittberg mit seinem bevollmächtigten Minister beim Governo generale der österreichischen Lombardei, Karl Grafen von Firmian, 1763 bis 1770
340 Ferdinand Maaß ma non leverä al nostro popolo il desiderio del stabilimento di tale editto, di cui ne conosce di piü in piu la necessity. Sono persuaso, ehe alia superior mente di V. E. non sara difficile di trovar modi opportuni a porre fine a questi disordini, e cosi di perpetuare in questa repubblica tanto la nostra costante divozione per l’augustissima Lei sovrana, quanto per il glorioso ministero di V. E. Le infinite obbligazioni professo a V. E. ricevano aumento dalia benigna attenzione si é degnata fare alie mie rappresentazioni con insinuare a monsignore vescovo di Como di sospendere la sua visita pastorale in Valtellina per l’anno presente, al ehe egli si é determinato tenore la sua lettera scritta alii signori capi. Questo mi da campo di vieppiu esaltare le benigne inten- zioni di V. E. verso il nostro stato, e per la conservazione della di lui pace, e tranquillitä ... 27. Kaunitz an Firmian, am 4. Juni 1764. Das Schweigen Roms in der Konkordatsfrage muß den Intrigen der Veltliner zugeschrieben werden. Soeben hat der Staatskanzler die ersten Zeitungen gesehen, die in die Auseinandersetzungen zwischen den Graubündnern eingreifen und die Gründe der Katholiken widerlegen, mit denen diese den Staat in dieser Frage ins Unrecht setzen wollen. Er wird auch den Kardinal Albani davon benachrichtigen. Das Corpus catholicum, der Bischof von Como und der römische Hof müssen die Verantwortung für die Unordnungen tragen, die bestimmt zu erwarten sind. Ho gradito il ragguaglio fattomi da V. E. con sua de 22 scorso intorno alle risultanze dell’ultima diéta tenutasi in Truns dalia lega grigia: e mi fa ben piacere, che tendano alia concordia, ed alia tranquillitä. Non puö attribuirsi, che agl’intrighi de’ valtellini il silenzio di Roma rispetto al concordato; e giä ho veduto alcuna delle stampe, ehe si vanno diseminando, le quali non fanno, che mettere sempre piii in maggior torto coloro, che pretendono di poter con cattive ragioni impedire l’esercizio di un legittimo diritto di sovranitä. Con quanta sofferenza si da luogo da questa augusta corte a tutt’ i detti intrighi; con altrettanta indolenza abbandonerä poi gl’intriganti nel labirinto, in cui vanno ad involgersi. A tal fine alia prima occasione, ch’io avrö da scrivere al signor cardinale Albani, gli farö un cenno di queste pendenze, e protesterö solennemente, ehe dopo 1’ottenuta rivo- cazione dell’editto, e l’autoritä esercitata per una si lunga sospensione, né puö, né deve Sua Maesta far ulteriore violenza a quella repubblica, ehe la- scierä in piena liberta di prender anche per questo articolo nella futura gran diéta di settembre quelle determinazioni, che crederä convenire. Cosi ri- marranno a carico dei corpocattolicogrigione, di monsignore vescovo di Como, e della corte di Roma i disordini, ehe ben si prevvede, che nasceranno; e frattanto in attenzione di essere informato, come V. E. mi previene ehe fara, delle conferenze, ehe stava per tenere col fiscale costi spedito da detto monsignore vescovo, passo a confermarmi col solito distinto rispetto ...