Kasza Péter (szerk.): Stephanus Brodericus - Epistulae (Bibliotheca Scriptorum Medii Recentisque Aevorum, Series Nova XIV., Argumentum Kiadó - Magyar Országos Levéltár, Budapest, 2012)

1538

On the outer side: Serenissimo Principi et Domino, Domino Ferdinando divina favente dementia Romanorum etc. regi semper Augusto etc., domino mihi clementissimo. 319 Pietro Bembo to István Brodarics Padua, 14 August 1538 Manuscript used: RVSb, 493r—494r Published: Pietro Bum bo, Lettere, ed. critica a cura di Ernesto Travi, vol. IV. (1537-1546), Bologna, 1993, 126-127.1 /. Bembo received Canon of Vác AI bui no. Later he got Brodarics’ letter from Péter Babay. He is glad that Brodarics has recovered and found peace in his new bishopric. - 2. He visited Ferenc Frangepán in Mestre, and had a long conversation with him about Brodarics. - 3. He is sorry to hear that the Sultan is preparing for heavy attack against Hungary. The Emperor and the French King concluded peace finally, mediated by the Pope. - 4. He believes it is favourable from the perspective of his own issue, getting his title as Provincial of the Johannite order recognised, if Ferdinand possesses both parts of Hungary. - 5. Canon Albuino left for home, but as soon as he returns to Padua he will urge him to return to Brodarics. Signor Mio Reverendissimo e Osservandissimo Dio Vi salve. [1.] Ebbi il Vostro messer Albino1 2 in Vinegia, il quale e mi saluto officiosamente per nome di Vostra Signoria, e lungamente mi ragionö di Lei. E poi ultimamente, ho avute le Vostre lettere da messer Pietro Babai,3 che anco mi visito qui in Padova in vece di 5 Voi molto cortesemente, rendo di questi uffici e della memoria che ella serba di me, molte grazié a Vostra Signoria. E veggo, che fate da quel buono e amorevole Signore, che io Vi conobbi qui. E confessoVi, che questa Vostra memoria m’é carissima e giocondissima, e sara sempre. Dio volesse, che io Vi potessi tornare a godere in questo aere, come giá mi mostraste avere alcun disiderio di voler fare. Ma poscia che Vostra io Signoria é risanata, di che rendo grazié a Nostro Signore Dio, e öltre a questo ella si contenta di quel suo piacevole e tranquillo vescovato, io godo dell’una e dell’altra di coteste Vostre felicitá, cosi lontano come io sono, né stendo piú öltre il mio disiderio di quello che si conviene alio stato et alia medesima felicitá Vostra. [2.] Io visitai monsignor Agriense4 in Mestre, avendomi egli fatto intendere che mi 15 vederebbe volentieri. Dal quale ebbi una amorevolissima raccoglienza. Ringrazio Voi che m'avete fatto quel buon signore amico. Stetti seco forse quattro ore, in quibus 1 In the present edition I use the texts of Bembo’s letters to Brodarics from the critical edition of Bembo unchanged. 2 The Italian Albuino became Canon of Vác in the summer of 1537, probably as a result of the appointment of Brodarics. See Bembo’s letter on 15 June 1537. 5 Péter Babay was an aulicus of János Szapolyai. 4 Ferenc Frangepán, Archbishop of Kalocsa, elected Bishop of Eger. Frangepán travelled across Italy to Emperor Charles V in Spain as a legate of Szapolyai. See Sörös Pongrác, Frangepán Ferencz, kalocsai érsek, egri püspök, Századok, 1917, 545-547. 554

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