Kasza Péter (szerk.): Stephanus Brodericus - Epistulae (Bibliotheca Scriptorum Medii Recentisque Aevorum, Series Nova XIV., Argumentum Kiadó - Magyar Országos Levéltár, Budapest, 2012)

1537

5 10 15 20 25 30 Gerolamo da Urbino4 per nome di Vostra Signoria, di che Le rendo molte grazié. Ho eziandio inteso da messer Geroiamo Lei star bene del mai suo, il che m’é sommamente caro, e ringrazio Nostro Signore Dió, che V’abbia resa la Vostra pristina sanitá. Né sono io solo che di ciö prendo singolar contento, ma infiniti altri servitori di Vostra Signoria, che qui sono affezionatissimi dei nome Suo. [2.] lo aspettava, che la presenza Vostra con l’uno e con l’altro di quelli Re dovesse operare grandemente ad conchiudere la disiderata pace tra le loro Maestá. La qual cosa poiché non é successa, e che l’uno e l’altro si sono armati, pregherö il cielo, che per quella via, che piű a Lui piacé, conduca un di riposo e amicizia, dove ora é dissensione e guerra, acció che cotesta Vostra nazione longo tempo tribolata truovi termine delle noie sue. Benché non so vedere a questa stagione, qual provincia abbia quiete co'nuovi apparati Turcheschi, qui nobis imminent, e co’Gallici che dall’altra parte invasuripro- pediem nos videntur. De’quali non scrivo particolarmente a Vostra Signoria, estimando che Elia il sappia e intenda da altre parti assai chiaro. La mia patria s’arma da mare assai gagliardamente, e con piu animo e con maggiori preparamenti, che si siano fatti altra volta. E anco da terra si provederá al meglio che ella pótra. Eventus rerum fia poi nella disposizione e consiglio divino. [3.] De re mea5 non ho a Vostra Signoria scritto cosa alcuna, aspettando la bene- detta pace Vostra. La quale come io avessi intesa esser conchiusa, le arei non solamente scritto, ma ancora mandato alcuna provisione da Roma, secondo che io con Lei ragion- ai. Tuttavolta Vi priego, che siate contento di darmi alcuna contezza dello stato nel quale ora si truovano quelle cose, cio é in che grazia é l’amico del Re Vostro, e se eredete che l’autoritá di Nostro Signore6 pótra giovare a’miei pensieri. E se ella óra non potesse, quando potrá, o in che modo, e con quale richiesta. Perö che io non mi partirö in parte alcuna dal consiglio Vostro, il quale ho eletto per briglia e sprone del mio corso. Estimo Nostro Signore non mi negherá l’onesto favor suo. Ho bene a memoria quello, che Vostra Signoria mi ricordö a farsi, quando ne fosse il tempo. Ma giudico che Ella averá, essendo costi, meglio scorto e considerato tutta la somma, e ora mi pótra piu particolarmente consigliare e indirizzare al bisogno. Il quale indirizzo e notizia io aspetterö con molto disiderio dalia Vostra cortesia. [4.] In questo mezzo pregherö Nostro Signore Dio che, se non sete ancora del tutto ben libero e ben gagliardo della indisposizion Vostra, fomisca la sua incominciata 4 Girolamo Cavazzoni (Girolamo da Urbino) (about 1520-1577), composer, one of the best-known organ players of the 16,h century. 5 Pope Leo X appointed Bembo Provincial of the Johannite order in Hungary in 1517. This position was always filled by the current Prior of the monastery in Vrána (Aurania), Dalmatia. Bembo tried to enforce his claim for the benefices that went with the title for years in vain. In 1517, he asked Bishop of Pécs György Szatmári to use his influence with Louis II, and in 1533, he asked for help form Papal Nuncio Pier Paolo Vergerio. Brodarics’ advice mentioned in the letter did not bring success. Despite the support of Pope Paul III, Bembo’s efforts with King Ferdinand and Archbishop of Esztergom Pál Várday proved futile even in 1539. He used the title of Provincial formally until his death. See: Nyerges László, Le vicende deU'Ungheria aU'epoca dell'espansione turea, riflesse relic opere di Pietro Bembo = Venezia e Ungheria net Rinascimento, a cura di Vittore Branca, Firenze, 1973, 105—112. 6 Pope Paul III. 494

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