Kőfalvi Csilla - Redő Ferenc: Fazekasok Sallában. Pentolai di Salla (Zalalövő öröksége 2. Zalalövő, 2004)

della fornace - fu costruita una copertura di terra e argilla, poi tutta questa costruzione venne cotta. Sotto la camera di cottura con un diametro di 140 cm - dove furono culminât! i vasi da cuocere - si trova la camera di fuoco di un diametro di 75-80 cm. All'orlo della camera di fuoco si trovano i sette buchi della graticola. Questi buchi rettangolari arrotondati infossandosi nelle pareti della fornace allargano le misure della camera di cottura rispetto a quella di fuoco. Tra la camera di fuoco e quella di cottura c'è la graticola, la cui superficie corrisponde al livello di suolo. Al centro della graticola si trovano solo due buchi, che sono piii piccoli di quelli laterali, e hanno una forma quad rata arrotondata, quasi circolare. Le loro misure ridotte (rispetto a quelle dei buchi accanto alle pareti) e le loro forme garantiscono la stabilità della graticola. Il settimo bueo laterale - che non si vede nella figura - si trovava sopra l'entrata della camera di fuoco. Perciö poteva crollare più facilmente rispetto agli altri. Nella camera di fuoco non c'era nessun elemento di sostegno che teneva la graticola. La stabilità fu garantita tramite la disposizione e la proporzione dei buchi. La graticola è spessa 15-20 cm. L'entrata della camera di fuoco è arcuata, alta 30 cm, e larga 70 cm al massimo. Dalle pareti emergenti della fornace ci sono rimaste solo 20-25 cm, ma era possibile osservare le tracée dei rinnovamenti ripetuti. Probabilmente il disfacimento e la ricostruzione délie pareti facevano parte di una délie fasi del processo della produzione. Durante la cottura si veri­ficano cambiamenti chimici nell' argilla: nella fornace a legno le materié organiche si bruciano alla temperatura di 500-700 gradi, l'anidride carbonica esce dai carbonati, e si forma il colore di cottura della ceramica. In conseguenza della temperatura che aumenta fino a 1000 gradi l'argilla perde l'acqua chimica­mente legata, e dai diversi tipi d'argilla diventano terrecotte di diverse caratteristiche. Nel caso di cottura ossidativa il tetto della camera di cottura non è chiusa ermeticamente, cosï il fuoco riceve aria piena di ossigeno, e i vasi vengono cotti in rossi. Nel caso di cottura riducente l'apertura di uscita della fornace è tamponata ermeticamente nell' ultima fase della cottura, e i vasi diventano grigi. Il processo, e in conseguenza il colore dei vasi puô essere influenzato anche dalla qualità della legna. Nel riempimento della fornace abbiamo trovato molti frammenti di ceramiche, ma il materiale non era affatto omogeneo, per questo non possiamo definire un gruppo di ritrovamenti speciali cotti nella fornace oppure di prodotti dell'officina.

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