Az Egri Múzeum Évkönyve - Annales Musei Agriensis 15. (1977)
Szabó János Győző: Az egyház és a reformáció Egerben (1553–1595)
nomine capo del castello di Eger un magnate protestante Gaspar Magóchy e lo fece prefetto della provincia. Anche Verancsics póté assicurarsi i redditi chiesti. Essendo castellano Magóchy la sorte ulteriore della Chiesa cattolica prese una nuova piega. Magóchy appena entrato nel castello ancora entro Testate del 1564., similmente ai sovrani, convocó un concilio. II sovrintendente di confessione elvetica Péter Méliusz Juhász invitato da Debrecen polemizzó a Eger coi luterani laici. Magóchy con tutta la sua forza giovö alla penetrazione del calvinismo. Invito come parocco a Eger Gergely Szegedy, il famoso predicatore opérante nel castello di Tokaj, precedentemente il curato protestante di Debrecen, a cui donó una casa. Szegedy serviva la congregazione di Eger alla sua morte, fino al dicembre del 1566. Magochy cercava di allontanare il capitolo da Eger. Quando castelli Gyula e Szigetvár caddero durante le spedizioni di Solimano nell'estate del 1566. i preparativi per la guerra ad Eger raggiunsero l'acme. Allora Magóchy ridusse la cattedrale vescovile del castello ad arsenale e proibi l'ingresso aile persone religiose e civil i. E allora gli elementi ultraprotestanti prendendo coraggio devastarono e saccheggiarono gli arredi della chiesa. Gli ufficiali di Magochy avevano propagato fra i clericali la notizia dell'avvicinamento dei turchi volendo cosi spingere il capitolo alla fuga. Anche l'imperatore Massimiliano intimo al capitolo di fare questo. Ma i canonici non si spostavano. Nella primavera del 1567. Magochy venne sostituito. Il nuovo comandante, Simon Forgách, fu luterano e piú leale. Dapprima lui e il nuovo parocco calvinista, Bálint Hellopeus Szikszay, si trovarono d'accordo. Forgách scacciö i preti cattolici del villaggio piú ricco vicino a Eger, da Felnémet e, solo in seguito aile lettére minacciose di Massimiliano fu disposto a dividere in due parti i benefici della parocchia cattolica, benché la maggior parte degli abitanti di Felnémet fosse cattolica. Mentre ai tempi di Gergely Szegedy, cioé del parocco di Eger, accanto alla religione calvinista, luterana e cattolica non trovava ostacoli neppure la pubblicazione dei dogma degli unitari (antitrinitari) predicati dal predicatore Lukács Egri di ritorno dalla Transilvania (anche in Transilvania era assicurata la libertà di quelle quattro fazioni religiose), da quando divenne predicatore Szikszay, gli unitari vennero attaccati con sempre piú fervore. Dal punto di vista degli unitari si verificö una svolta ancor piú sfavorevole nel 1569, perché il successore di Forgách, il castellano Kristóf Ungnád un luterano ortodosso di origine slovena, favorito di Massimiliane perseguitô con tutti i modi gli unitari. Gli dava un enorme aiuto un regolamento di Massimiliano datato al marzo del 1570, in base a cui gli unitari potevano esser condannati anche alla morte. 11 capitolo di Eger dopo la partenza di Magóchy poté emettere un sospiro di sollievo. Li autorizzava a speranze particolarmente grandi sulla fine del 1569, la nomina di Verancsics ad arcivescovo di Esztergom. E Verancsics veramente rivendico la restaurazione dei diritti antichi ; e il probléma di poter celebrare messa nella cattedrale del castello invece fu sottoposto all'approvazione della dieta nel 1572. Ma Massimiliano ritenne piú urgenti gli aspetti militari e in sostanza non venne a transizione in nessuna cosa. Caratterizza bene l'atmosfera dei primi anni del 1570, il fatto che, parallelamente aile persecuzioni piú forti degli unitari, il capitolo di nuovo richiamö da Gyöngyös a Eger un predicatore cattolico per scuotere i cattolici. Verancsics stesso dal 1564, non fu a Eger, mentre assunse con fierezza incarico diplomatico a Costantinapoli giá nella sua vecchiaia. Quel Verancsics che celebrö la prima messa della sua vita nel 1569, e corne arcivescovo di Esztergom si preoccupava di continuo di ricavare gli oroscopi, non fu capace di essere il capo dell'ondata di restaurazione della Chiesa cattolica. In sostanza adottá va quella dottrina corrispondente aile idee di Massimiliano di far la pace tra il cattolicesimo e il 11 Egri Múzeum Évkönyve XV. 161