Alba Regia. Annales Musei Stephani Regis. – Alba Regia. Az István Király Múzeum Évkönyve. 25. – Szent István Király Múzeum közleményei: C sorozat (1995)

Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta XXXIV - Buora, M.: Ceramica a vernice nera da Sevegliano. p. 155–163.

- Parete più spessa, specialmente nella parte inferiore; - Parti di almeno 6 esemplari (tav. 2.3-8); - Imitazione dei vasi del gruppo A? Gruppo С - Imitazione in terracotta con impasto semidepurato dei vasi del gruppo A e B? Vedi in questo volume articolo della Fasano. La forma è attestata a Luni (Luni II 1973, 95-96), ad Adria (Fiorentini 1963, 32, fig. 16,7 = MOREL 1981, 142), a Modena (Giordani 1989, 35, fig. 14,7) e in Lombardia (un esemplare di forma Lamboglia 33 e due di forma 33 b in FRONTINI 1985) (cartina n. 2). Serie 2575 Due esemplari di coppe profonde (tav. 3. 1-2) con parete spessa, impasto e vernice come gli esemplari del gruppo B: all'esterno hanno doppia solcatura orizzontale sotto l'orlo. Analoghe alia forma Montagna Pasquinucci 120 (= Morel 2575 a 1) che si data al III-II sec. a.C. (MOREL 1981, 186-187 pensa alla fine del III о inizio II). Forma intermedia 2575/2978 Una parte di coppa (tav. 3.3), con doppia solcatura esterna sotto il bordo (elemento présente nella produzione attestata ad Adria) (Fiorentini 1963, 32, fig. 16, 1 = MOREL 1981, 243), di forma forse intermedia tra 2575 e 2978, di cui si parla sotto. Serie 2156 Due esemplari di dimensioni diverse e di diversa qualité; Impasto, vernice e fondo rientrante come negli esemplari del gruppo В (série 2154). Vasetti della medesima forma, in ceramica comune hanno ricevuto, nel Modenese, una datazione al II sec. d.C. (Labate 1989, 81: forma CCVIB). Forma 1312 Negli ultimi anni pátere di questa forma sono state segnalate a Padova (Padova preromana 1976, 153, n. 13, tav. 25 A = MOREL 1981, 120, n. 43), Adria (Fiorentini 1963, p. 33 = Morel 1987, 104, fig. 13; Mangani 1982, 15, fig. 8, tomba 3 della seconda meta II sec. a.C), Rimini (Riccioni 1972 = Morel 1987, fig. 12), Bologna (Baldoni - Giordani - Malnati - Ortalli 1987, 399, fig. 3), Modena (Giordani 1989, 37, fig. 15,3), Reggio Emilia (Baldoni ­Giordani - Malnati - Ortalli 1987, 399, fig. 2,1) e ancora in Lombardia (FRONTINI 1985, 16-17), ove sarebbe présente fino all'età augustea. In Friuli finora è stata segnalata ad Aquileia (Guida 1961/62) e nella stessa Sevegliano (Buora 1985, 80). Tra gli esemplari sinora rinvenuti a Sevegliano va rilevata la presenza di diversi tipi di impasto e di vernice, riconducibili a cinque gruppi. 1) Сатрапа A Frammenti di tre diverse coppe, del diametro da cm 27 a cm 28 (alcumi dettagli quali l'andamento della carenatura e delle solcature della parete esterna о il tipo di impasto, raffinato (Munsell 5 YR 6/6) e di vernice, in genere alquanto diluita, fanno pensare che si tratti di frammenti appartenenti a tre diverse coppe (una è riprodotta alia tav. 3.8). Al momento la campana A risulta présente in Aquileia e, forse, nell'abitato protostorico di Duino (Maselli Scotti 1983). 2) Impasto di tipo B-oide (color 7.5 YR 7/6), con vernice nera, densa, opaca. Vi appartiene una coppa con diametro max di cm 21, parete esterna curva, piede con carenatura mediana e fondo appena umbilicato (tav. 3.5), simile a tipi attestati nelle necropoli lombarde probabilmente nel periodo LT C2, ovvero nel secondo e terzo quarto del II sec. a.C. (FRONTINI 1985). L'esemplare di Sevegliano présenta all'esterno un graffito SA, con caratteri arcaici. 3) Più frammenti di un'unica coppa, con impasto con minutissimi inclusi in cotto (?) color Munsell 10 YR 8/4 e vernice nera e rossa, estremamente scrostabile (tav. 3.6). II tipo di impasto e di vernice avvicina il nostro esemplare aile grandi coppe della série 2154 (gruppo B) che riteniamo di probabile produzione locale. 4) Impasto polveroso, color Munsell 10 YR 8/4), con vernice opaca, quasi del tutto scomparsa. Numerosi frammenti appartenuti a un unico esemplare, con diametro massimo di cm 22. 5) Argilla giallo pallida (color Munsell 2.5 YR 8/4), con vernice nera molto diluita о scomparsa. Vi appartengono frammenti di almeno due coppe, di cui una con diametro di cm 22 (tav. 3.7). Nei diversi esemplari varia l'andamento della tesa e del piede. Serie 2978 = F 31 Lamboglia Al suo interno sono state distinte le varianti Lamboglia 31,a e 31,b e una intermedia (Montagna Pasquinucci 1972, 116). Ben présente in contesti di Adria (Fiorentini 1963, 32; Mangani 1982, 26) e anche in tombe della Lombardia, regioné in cui appunto arriverebbero le importazioni adriesi (FRONTINI 1985, 16). Il Morel (MOREL 1981, 243) ritiene trattarsi di produzioni locali о regionali del III e II sec. a.C. A Sevegliano sono state trovate parti di almeno otto coppe (tav. 4. 1-8). L'impasto è di color Munsell 7.5 YR 8/6, con vernice facilmente scrostabile, rosso brunastra. La forma è costante e il diametro varia di poco, da cm 19 a 24, con la massima presenza della misura 23,5. L'altezza varia da cm 10 a 11,5 a 12. II diametro del piede sembra costante sui cm 7,5. 156

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