Levéltári Közlemények, 60. (1989)

Levéltári Közlemények, 60. (1989) 1. - FORRÁSKÖZLÉS - Borsa Iván–Tóth István György: Benlich Máté belgrádi püspök jelentése a török hódoltság katolikusairól, 1651–1658 / 83–142. o.

140 Borsa Iván—Tóth István György fabricate. Presento dunque al honor di Dio e d'Eminenze Vostre fol. 52a queste poche fatighe mie e di questi reverendi parochi e li altri pag. 99 padri, i qualli sudano continuamente nella vignia di Giesù Christo, cui est honor et gloria in saecula saeculorum AMEN ETC. Nel vescovato Bespremiense 292 sono restate quatro parochie, qualli non ho visitato non per qualche incomodo mio, ma parte per li haidoni Vngari, qualli continuamente discorono per quelle parti, e parte, che quel monsignor illustrissimo vescovo vorebbe, che io venisse pregarlo in persona ch'è impossibile per rispetto di diversi pericoli. Per tanto non visitai quelle parochie, se bene quelli cattolici desideravano, e m'invitavano et io non mancarei a farla carità, ma per che gli scrissi una volta avizan­dolo del breve apostolico, e li mandai la copia, non mi rispose, et per questo tralasai la visita. fol. 52b Circa poi stato di questi cattolici e di ecclesiastici in questi pag. 100 tempi calamitosi delle guerre, tutti siamo oppressi e travagliati, che propriamente s'vede, che se disipano i cattolici per li gran agravii, eh'a pena si possono tolerare, e se Dio benedetto non provederà con la sua divina providentia, questi motti unde­quaque minaciano la ruina, li poveri ecclesiastici poi hanno più che da fare dentro e fuora. Nelli conventi agravii quotidiani, e sempre si moltiplicano, non so come si potrà resister. Li poveri reverendi parochi discorono giorno e notte per le parochie con gran timore e pericoli, hora dando beveragi per strada, altre volte sono bastonati, e molte volte li impongono le calumnie e avanie, e si perde saepe saepius buona quantità di denari e li presenti, che si fanno per tutte queste parti sarebbe cosa longa a scriver et per finirla lasso a ogni uno di considerare la vita nostra tributata et solus Deus protector est noster etc. Il fine fol. 53a della visita. Laus Deo Virginiquae( !) deiparae et omnibus Sanctis pag. 101 del 1657. alli 8. di Xbre fráter Matthaeus Benlich episcopus Belgradensis et vicarius apostolicus in Hungária inferiori sub Turcis 293 L. S. Del 1658. sequita fol. 53b terza volta nella parochia di Isip 294 alli 16.di maggio nella chiesa pag. 102 della Madonna Sanctissima in Daglioch 295 confirmai di maschi 19, di femine 16 persone, in tutto 35 persone. Alli 30.di maggio 292 Veszprémi püspökség 293 fráter . . . Turcis — Benlich Máté sajátkezű írása 294 Izsép (Baranya vni., mohácsi járás), ma Jugoszlávia 295 Dályok (Baranya vm., mohácsi járás), ma Jugoszlávia

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