Levéltári Közlemények, 44–45. (1973–1974)

Levéltári Közlemények, 44–45. (1973–1974) - Balázs Péter: Viale Prela bécsi pápai nuncius jelentései az 1848. évi magyar forradalomról / 3–30. o.

26 Balázs Péter il Bano della Croazia che stava sotto le mura di Vienna e che non deporrebbe le armi fino a che lo avesse disarmato. Il risultato di tutto qoesto si è, esser stato annunciato l'arrivo di un'armata ungherese alle frontiere austriache, esser stato annunciato già trovarsi la medesima sul territorio austriaco per attaccare l'armata del Bano e quindi tutto ad un tratto un ordine della dieta fa retrocedere l'armata suddetta. Che tutti coloro i quali contavano sull'arrivo dell'armata ungherese sieno mal soddisfatti о meglio dire grandemente sdegnati del retroceder della medesima, ciò si può ben comprendere; i loro giornali esprimono con sdegno e disprezzo contro un siffatto procedere e tardi si accorgono di aver prestato troppo facilmente fede alle suggestioni ed alle promesse degli ungheresi. Ma d'onde accade che le truppe ungheresi retrocedono? — V'è chei dice che avendo i Serbi ri­portato una segnalata vittoria sugli ungheresi, la dieta ha dovuto richiamar Tarmata trovantesi alle frontiere austriache per far argine all'invasione dei Serbi. Gli Ungheresi però che si trovan qui han dichiarato che attese le dichiarazioni pacifiche del generale Auersperg, non v'era necessità che le truppe ungheresi entrassero nel territorio austriaco, ed in questo caso essersi astenute dall'entrarvi perchè sfornite di un'autorizzazione dalla parte del parlamento, ma che dove la città di Vienna si trovasse minacciata l'armata ungherese volerebbe al soccorso dei viennesi. Intanto questa capitale vien stretta da tutte le parti da truppe che vengon dalla Boemia è a credersi che quando tutte le forze sieno concentrate attorno di Vienna l'Imperatore farà conoscere quel che vuole. Non può andar a lungo che le intenzioni di S.M. sieno per esser conosciute. L'autorità centrale di Francfort avuto appena contezza dei tristi avvenimenti di Vienna ha subito nominato due comissarj con incarico di recarsi qui affine di agire a nome del poter centrale in un senso di pace. Se i due comissarj si trovin già per avventura presso dell'Imperatore, non dubito che sieno per esercitare una salutar influenza in un senso di conciliazione e di pace. 321. Dispacci alla Segreteria di Stato. N. 88. Tartalmi kivonat: Hivatalos cáfolat arról, hogy osztrák területen magyar katonai egységek lennének; ezek a csapatok a magyar diéta rendelkezésére a határ mögé vonultak vissza. A visszavonulás oka a szer­bek támadásában kereshető. Az október 6-i bécsi felkelés a magyarok műve és sikere. Az uralkodó további szándékai még nem ismeretesek. Frankfurti megbízottak bécsi béketárgyalásai. 30. Disfatta delle truppe ungheresi. 31 Ottobre 1848. L'armata ungherese fu jeri pienamente disfatta dal Pr. Windischgrätz. Ho avuto l'onore già d'indicare a V.E.R. come l'armata suddetta si trovasse a Fischament a 6 ore circa di distanza da Vienna. Non so se gli Ungheresi avessero intenzione di attaccar le truppe imperiali, ma la lor presenza in una tal vicinanza rendeva molto difficile la condizione del Pr. Win­dischgrätz, il che ben si comprende, tanto più che gli ungheresi facevan credere di esser al numero di 60.000 uomini. — La presenza poi degli ungherési presso Vienna era tanto più nociva in quanto che serviva ad intrattener le speranze dei rivoltosi facendo loro sperare pronto e sicuro soccorso. Il Principe pensò pertanto di render più semplice e più sicura la condizione in cui si trovava. Cominciò pertanto ad agir con molto rigore l'assedio di Vienna, e per modo, da rendere impossibile ogni riunione degli ungheresi coi viennesi, il quale scopo fu da lui raggiunto coll'impadronirsi della Leopoldstadt, della Landstrasse e della Wieden, e di ristringere la rivoluzione nei sobborghi trovantisi in una parte del tutto opposta all'Ungheria, e che di più è dominata da colline fuori della città. Riuscito felicemente in quest'intento, e sicuro di riuscire a ridurre la città alla totale obbedienza dell'Imperatore, stimò esser giunto il momento di muover contro gli ungheresi per attaccarli. Il Principe aveva dato ordine al Bano della Croazia di trovarsi jeri mattina col suo corpo di armata nelle vicinanze del campo ungherese, e nella notte diresse egli altro corpo di armata sotto il comando del Ce di Auersperg, il Principe si recò in persona sul luogo per dirigere egli stesso le ope­razioni militari. — I due corpi imperiali eran disposti per modo da fiancheggiar l'armata ungherese •e di stringerla con un movimento convergente verso la fronte della medesima. Il combattimento sembra non sia durato lungo tempo; gli ungheresi stretti da tre parti dall'ar­mata imperiale, riconobbero non restar loro altro mezzo di salute che nella fuga ed a questa si dettero precipitosamente. — La cavalleria del Pr. Lichtenstein ebbe ordine di inseguirli, ed il Pr. Windisch-

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