Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)
CCXXXVIII. 1525. okt. 10. B. Burgio Antal levele Sadoleto Jakabkoz Jajcza vára élelmezéséről. Fraknói V.: Mon. Vat. II. sor. I. köt. 274—5. 11. La maestá del re indisse una diéta in Sclavonia, eomo per l'altre mie scrissi ; ove lui personalmente havea di convenire. Le cause del converto erano per mettere le vittuaglie in Jaiza, la quale pate molto piú che prima, indicando che la maestá sua in persona porria levare tanto gente, che porria le vittuaglie far mettere securamente. L'altra causa era per accordare le discordie de li bani; 1'ultima per lo negocio de li signorotti di Croatia. La diéta fu indetta a li VI1II. del presente. Di poi che han inditto la diéta, han incomenzato a pensare li periculi che serrano, si lo re parte, et si hano avisto che non possono expedire la maestá sua cum quello ordine che fora mistere, et che a la fama de la gita del re in Sclavonia lo inimico si fortificherá di tal sorté, che non porrá il re mettere le vittuaglie, et porria anche essere che li venisse voglia di venerlo ad trovare; et perché fare una expeditione gagliarda, non voglino né pensano, hano tenuto il re in Buda insino al tempó di la diéta, che é inditta in Sclavonia a VII. di. Conclusiro che andassiro doi ambascatori in cochi a quella diéta ad excusare la maestá sua, che havea voluntá di andare a quella diéta et era per partirse; ma havuto la moda di la peste, che é grandé al presente in Sclavonia, non si have voluto mettere ad periculo; ma manda li ambascatori. A XII. giorni fa pensero la maestá sua uscire di Buda et intratenersi a mező camino, ove convocherá li signori, che sono in quelli contíni et trattirá di mandare gente per mettere le vittuaglie. Serrő forzato donarii anchora io per dui mesi cinquecento fanti, che sono dua milia ducati, et revocare quelli, che sono in Varadino, che sono pagati per tutto questo mese, et che complita la vindemia non serranno illá cosi necessarii como qui; ma questo