Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)

le prime littere io scripsi esser promosso, una maiestá de la gloriosa Vergene nostra madonna Sancta Maria incomenzö a far miracoli et cosi molte gente de questa Schiavinia concorse a questo, unde che turchi hebbeno notitia de questo concorso, et cosi uno giorno preseno quanti erano andati a questo miracolo per modo che non ne scampö uno solo de tanta multitudene. Item come dicti Turchi havendo facto impecto, dettero la battaglia solum da mano ad uno castello in Corbavia chiamato Mogoruchi, il quale finalmente non possettino obtinere et cosi andarono ad un altro castello ma non se sa anche quello sia seguito de ciö. Item come a di 14 del dicto passö qui una galea de la Signoria de Venetia la quale andava al incontro de questa armata del Turcho, de la quale il capitaneo era Misser Marino da Canale et per non havere il numero de li homini necessarii qui ne tolse dece al remo apti et cosi andö de longo. Item in questo presente di é qui arrivato uno famiglio del Cardinale Colocense il quale va ad Roma, et venendo de le parte de Ungaria, dimandato de molte cose tra le altre questo gli é stato di bono cioé che Re de Ungaria con Re de Boemia hanno facta pace et cosi ogni pertur­batione de lá é seduta et quietata. Altro non accade al presente avisare la Vostra Illustris­sima Signoria, se non che questi turchi dicono che come l'herba pullula fore si che li cavalli passano alquanto passerse, verranno ultra verso l'Histria senza freno. A la Vostra Illustris­sima Signoria, Signoria me recomando. Date in Arbe, a di ultimo de Marzo, 1469. Eiusdem Illustrissimae Dominationis Vestrae Servitor Tydeus Accia­rinus Elpidiensis. Kívül: Illustrissimo et Excellentissimo Domino, Domino Galeaz Maria, Duci Mediolani, Papiae Anglerieque, Comiti ac Cremonae, Domino meo singularissimo.

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