Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)
deteno fuga lor fanti abbandonando quelli lor repari. Tamen, ancora li equestri virilmente combatevano. Visto nui che sforzati erano de tanto numero turcal, et se cominciavano nostri cavalli et fanti retirar indietro, ne convene passar oltra quelli repari meglio che potessimo, benché non havevamo con noi oltra 15 cavali; tamen mandassimo al campo per piú zente, quali per fin che veneno nui hebemo animate nostra fantaria con nostro venire, perché tutte schioppe turcal se scargavano contra noi. Tolsemo l'alteza de la costa non cum poco avantazo nostro, qual alteza tolta, sopraveneno nostra zente doi squadre circa cavalli 400, quali venuti insieme quelli altri assai se portorono valentemente; nihilominns erano troppo pochi contra tanti turchi. A noi fu forzo desmontare et scargare alquante volté 7 archibusi che havevamo insieme sopra doi rote, con li quali causassemo retirarsi li turchi quella sera, et pernoctassemo apresso el campo turcal et bassá. Non era se non una valle stretta de mezo. La matina, avanti l'alba, se levorono li turchi et se ne andorono avanti per quella via per quale a noi conveniva andare, et cosi ne erano sempre a li lati, dove era qualche stretto passo, tamen sempre con mazor danno suo che nostro, perché noi sempre príma formavemo tutte squadre quale sempre caminavano in le sue ordinanze, cusi equestri come pedestri, et prendevamo lochi stretti con li schiopetieri, pria che lassavamo intrare nostre squadre equestre in li stretti logi. Venuti che fossemo sopra una desesa molto rata apresso uno turcal castello detto Bozaz, ne asaltorono davanti et da dietro, tamen con morte di molti di loro, et solo un fante nostro fu li amazato per un schiopeto. Li turchi haveano ordinato alquanto de sua fantaria che afrontasseno la prima squadra del nostro campo, et in quel medesimo tempó assaltorono la retroguardia con fantaria et con cavalli assai fortemente et assai vigorosamente quanti per numero erano. Noi quella volta cavalcaviino quasi in mezo de tutte le squadre per poter soprazonzer dove piü bisogneria, et non se havevamo ancora messo per quello che turchi haveano assaltato prima fronté de nostro exercito, perché li haveamo dato in quella squadra bon numero de