Gerevich Tibor–Jakubovics Emil–Berzeviczy Albert: Aragoniai Beatrix magyar királyné életére vonatkozó okiratok. (Budapest, 1914. Monumenta Hungariae Historica. Diplomata 39.)

ne è stata rasonata, come quello ad chi havemo parlato ad bocca, et sapite resolutamente lo desiderio nostro. Desideramo dunqua, per essere detti Prencipi ad nui coniuncti, sequesse inter loro buona pace, massime havendo relatione eh' el Ser m o Re de Romani 1 etiam ad questo summamente inclina. Deinde el desideriamo per causa del commune bene de la religione Christiana, et in particolari de esso Re de Ungaria et nostra, per essere ambedui finitimi al turcho et esposti al pericolo senza intermedio alcuno et ad le prime frontere : Et per optenere dieta pace non solamente ne divimo a interponere nui, ma tutta christianità deveria concorrere : perchè, seguendo tale pace, saria omne optitudine a dare bastonate al turcho per terra et per mare, et liberarne da tale et tanto periculo, el quale per tale guerra omne di se fa maiore. Et, perchè el trattamento della pace de soa natura non porria essere se non lungo per darli qualche principio et habilitare la materia, ne pare debbiate procurare tregua per un' anno, intro lo quale se poteranno manigiare le conditioni de la pace, et disponerese le particuìaritate apte a disporse per venirne alla conclusione. Al che prin­cipalmente confortante la Ser m a Regina nostra Cord m a figlia, come quella che cognosce li infiniti comodi public! et privati, che hanno da seguire, et che essa pò essere optimo mezzo ad producere questo santissimo effecto: persua­dendone che, se trovarimo tali mezzi et se desponeranno le cose per forma che se ne venerrà ad votivo fine, etiam quella ne porterà honore et commendatione de tutte le parte. La predetta Ser m a Regina se deve tanto più rescaldare ad questa cosa che vede li turchi ingrandirsene tanto più per la guerra del Ser m o suo consorte con lo Imperatore, con pericolo poi de ipso Re et suo Stato, et consequentemente de Italia et de tutti li Christiani. Questo è quello, che universalmente ne, occorre in questa materia. Vui sarrete poi, insieme con ipso Messer Antonio, 3 et quando fosse partito, sarrite solo con ipsa Regina, confortandola et recer­1 Miksa. 2 = dobbiamo. 3 Brancia, a másik Hápolyi követ.

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