Thallóczy Lajos–Áldásy Antal: Magyarország és Szerbia közti összeköttetések oklevéltára 1198-1526. (Budapest, 1907. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 2.)

de la visitatione per mi facta per nome de la serenitá vostra, chome de tut' altre cosse fin quel giorno occorrente degne de advisatione etc. Dapoi questo reverendissimo signor legato a di XII dei instanté de la Servia qui ritornó absque aliqua conclusione, circa la matéria, de la quale per mie de XXVIIII de zenaro ne advisai la sublimitá vostra et le littere forono mandate per la via de Viena alligate ad alcune de questo reverendissimo signor legato directive ad Ale­xandra Martelli, che faceano mentione inter alia chomo questi signori governador et baroni affermavano el condam despoto Lazaro ultimo haver ordenato, chel stato suo fusse assignato in mano dei prefato reverendissimo legato etc. Tiense el dicto stato al presente per la dona et una fiola fo dei pre­fato quondam Lazaro, quale é in Sandru principal terra de la Servia. E ne etiam uno fratello dei prefato signor despoti che é ciecho, non par dicta dona in disposition alcuna de adherirse ad Hungari, salvo in dire semper, possendolo fare, voler favorire a christiani. Summarie assay ha facto el pre­fato signor legato a ritornare, maximé essendo quelle parte da ogni canto fornite de Turchi, advisando la signoria vostra, che uno ambassatore de questo illustrissimo gover­nador, quale per esso reverendissimo legato da Belgrado fo mandato uno giorno avanti a lui a Sandru a notificar l'andata sua, in via fu prexo da Turchi. Tiense certo dicta dona non havendo fin qui preso partito con el Turcho omnino se achorderá con loro per la pocha confidentia ha de Hungari. márcz. 12. jan. 29. Da ogni canto sona el Turcho meterse in ponto per venire contra Belgrado et da novo ne sono venuti molti apresso a dicto loco a giornate do ad uno locho chiamato Cosozo. La persona veramente dei dicto Turcho dicesse atrovarsi in Filipopoli, de che questo illustre governador dubitando non menő che diti Turchi giunti con el mező de Rassiani voglino passar el Danubio a far coraria in terra Silvana, che di Belgrado, se é levato de qui con tute le gente sue, per conferirse a quelle parte per obstare bisognando ad ogni machinatione de ditti Turchi, etiam per proveder a

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