Gelcich József–Thallóczy Lajos: Raguza és Magyarország összeköttetéseinek oklevéltára. (Budapest, 1887.)
voler francar et liberar i detti nostri mercadanti color aver et mercantie. si etiamdio a poter francbamente et con segurtá trafficar in essa Scbiavonia, et patizar con quelli minor pagamenti et axevoleze de dobane et gabelle ue fosse possibile. Et cosi mediante la detta ambaxiata finalmeute impetrassemo dal detto siguor Turcho che ne francho et liberó li detti nostri mercadanti cou tuto lor aver et mercanzie, et concessiue che liberamente potessimo traficar, usar et mercantar cou picholi pagamenti di doana fin tanto che signorizará essa Scbiavonia, Et se non avessimo fato cusi, zoe patizato et francato li detti nostri mercadanti de tuto in tuto eramo desfati, per mo che mai ne li vostri fideli di Eagusa, ne la detta cita vostra piu non se rifaceva per caxon che Eagusi senza esso paexe de Scbiavonia, non puo far. Et seguito avereti quanto vi abiamo sopradetto, et voi di piu direti appresso cignor nostro clementissimo: Souzosia che la cita vostra di Eagusa, per lo sito dove é posta, abia vicinita con la Puia da parte di mar et con la Bosna da parte di terra, senza la qual Puia far non podemo per le victualie, de le qual in gran parte se fornimo di la, ertanto, come quelli che desideremo di ben viver et vicinar con cadauno con amor et benevolenzia, supplichemo devotameute che la vostra maiestate si voglia degnar di special gracia scriver al ré d'Aragona, intimo et benevolo di la vostra serenita, che li vostri fedelissimi subditi ragusei voglia aver per racomandati in tutte cose occorrente per l'avvegnir. Conzosia cosa che tra tuti subditi de la corona de Ungaria ne abbiate cari quanto una de le reliquie de le maiesta vostra et che ogni favor, humauitá e bon tractamento ne fara e fara far el prefato ré, la maiesta vostra tuto reputara et ascrivai a a ben esser fatto, con quelle opportune et efficaze clausule et concluxion, che parera a la soa maiesta convegnir sopra di zo. Et per lo simele supplicar dobiati che etiamdio vi faza far tre altre lettere de recomandazion; una de le qual se debia drezar al ré di Bosina, et l'altra al voivoda Stipan, et la terza al signor voivoda Ivanis Paulovicb: ali quali in le dette lettere ne voi a cordialissimamente ricom andar, azo che la cita di Bagusa et mercadanti di quella, i quali usano et traficano ala