Wenzel Gusztáv: Árpádkori új okmánytár. Codex diplomaticus Arpadianus continuatus. VI. 890–1235. (Pest, 1867.)

stello, e non mi potessi diffendere da loro, saro sciolto io, e le mie sigurtá. Che se io da me, ó per li miéi offeudessi Spala tiui o Traurini, le sottonotate sigurtá saranuo tenute di sodis­fare, con quest' ordine perö: Se 1' offesa sara sopra dieci per peri, la giustitia si debba fare in Spalato; ma se sotto dieci perperi, 1' ofteso dimandará da me la giustitia; la quale se saru negligente di fare, datomi il termine d' otto giorni da me, ó per il mio commissario, verrö á Spalato á rispondere; e se non lo fa ró, le sigurtá saranuo tenute satisfare. E questo cer­tamente sara osseruato tanto da Spalatini, quanto da Trau­rini. Öltre di ció voi communemente toccati li sacrosanti Euangelij mi hauete giurato aiutarmi, e inantenermi con buo na fede come figiiolo e cittadino vostro ; siniilmente et io giuro á voi, clie saro fedele á voi dei tutto, e sono per fedelniente portarmi in bonor, salute e commodo vostro in ogni tempó sempre pronto et appareccbiato, come babitante e cittadino, in persona et hauere, serui e vasalli, e con tutto 1' apparecchio mio al seruitio della cittá veuire; eosi Dio mi aiuti, e questi Santi Euangelij. Li eastellani de quali io bora per la Dio e vostra gratia son posto al coinmando, coinmunente giurauo ebe insieme con me starauo fedelniente al seruitio della Cittá come cittadini e eompatrioti vostri. E per magior fede delle cose premesse per pegno di sicurtá questi nobili presenti di mille perperi vi dó per assecuratori, cioé Madio cittadino vostro, socero mio per 150, Micha fratello suo per 50, Stepo cognato inio per 50, Cuzeta per 50, Desa Michaelis per 50, Cusau per 50, Leonardo de Micha per 50, Stire Magerr per 50, Martino Luceari per 50, Vuleinna de Desazza per 50, Bu casso per 50, Theudosio nipote de Drimo per 50, Pietro di Camercio per 50, Stauicco de Janeio per 50, Giacomo de Leo nardo per 50, Formino de Tessa per 50, Giacomo da Trau per 50. Fű fatto questo nella Corte di Spalato, e con solenne giu rameuto stabilito tanto dal Conte e nobili della Cittá, quanto dal prenominato Pietro e Chlissani. Doue questi graudi priu eipalmente rissedeuauo; il siguor Gregoriu prenomiuato Conte, Stefano e Micha Giudici, Drago de Pinsa, Giorgio de Matteo de Grute, Dirmo de Formino, Drago de Nicola, Gregorio de Luca, Murgia, et altri molti; da Traü veramente Desa de Luca Casotto, Mille, et altri; in presenza di tutt' il Popolo.

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