Folia historica 20

II. Közlemények - új szerzemények - Cs. Lengyel Beatrix: Kossuth legkorábbi itáliai fényképei

fatto ritratti colorati (colory portrait)." Sappiamo cosi, che Kossuth che odiava andare dal fo­tografo (abbiamo parecchie lettere scritte da lui, e anche da suoi conoscenti i quali confer­mano questo abitudine), in un momento molto importante nella vita dell' emigrazione ungherese, quando tutti speravano tanto, andó ancora a Londra a fotografarsi. Oltre a questo nell' anno 1859 é stato in Italia solo dal 22 giugno al 17 luglio, viaggiava molto: visitó Genova, Alessandria, Stradella, Buffalora, Parma, Piacenza, Brescia, Acqui, Milano, Valeg­gio sul Mincio, Solferino, trovandosi a Torino solo pochi giorni, con un programma molto severo, facendo trattative di persona con il Conte Cavour. Come conclusione. Ci é impossibile credere, che Kossuth che odiava fotografarsi, con un programma cosi denso di lavoro, andasse tristemente a fotografarsi a Torino dopo la pace di Villafranca. Invece si puó credere che, quando tornó a Torino per qualche giorno nei primi mesi del 1862 per aprire trattative con i politici italiani о dopo la morte della figlia, quando si stabilí definitivamente nella capitale sabauda, nei primi mesi del 1863, si sia fatto ritrarre. Cosi siamo certi che le fotografie del nostro secondo gruppo, dove Kossuth appare un po­chino piú vecchio rispetto alia fotografia colorata, siano state scattate intorno al 1862-1863 nello studio Le Lieure a Torino. Noi abbiamo anche un' informazione da un catalogo di una mostra tenuta nei 1932 al Museo Nazionale di Budapest sul tema della vita di Garibaldi, dove é stata esposta una fotografia di una collezione privata (di un parente di Francesco Pulszky delegato personale di Luigi Kossuth a Torino, intorno al 1859), descritta come fo­tografia di Kossuth nell' anno 1863. Purtroppo questa fotografia non é piú reperibile. Quella fotografia colorata invece é stata scattata il 15 giugno 1859, ma non in Italia, bensi in Inghil­terra a Londra, dal famoso maestro fotografo John Mayall ( 1810-1901 ), fotografo della re­gina Vittoria. Infine vogliamo ringraziare il gentile aiuto della professoressa Marina Miraglia, che ci ha dato una mano con il permesso di usare la sua biblioteca a Roma, e la professoressa Emilia Morelli, direttrice dell' Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, che purtroppo é scomparsa poco tempo fa, e al la mia cara arnica, Luciana Alessandrini. 124

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