Folia historica 20

II. Közlemények - új szerzemények - Cs. Lengyel Beatrix: Kossuth legkorábbi itáliai fényképei

Cs. Lengyel Beatrix I ritratti fotografici piú antichi di Luigi Kossuth scattati in Italia - riassunto ­Nella Collezione Fotografica del Museo Nazionale Ungherese sono custodite cca. 2-300 fo­tografie scattate in Italia. Tra esse ci sono parecchi ritratti di Luigi Kossuth, il piú popolare personaggio dirigente della rivoluzione e guerra d'indipendenza ungherese negli anni 1848­49. II' 17 agosto 1849, quando finí la lotta d'indipendenza ungherese, Kossuth lasció il terri­torio della patria, dove non riuscí a tornare mai piú, fino alia sua morte, che avvenne il 20 marzo 1894 a Torino. Dal primo giorno del suo esilio fino alla morte Kossuth continuó a combattere in favore deli' indipendenza d'Ungheria dall' Impero Austriaco, e fu lui il capo piú importante deli' emigrazione ungherese. Durante il suo esilio, molto lungo, sono state scattate fotografie diverse negli Stati Uniti e vari paesi europei. In questo saggio sono oggetto d'esame alcuni di questi ritratti, che sono stati presentati in questi ultimi anni nei saggi storici ungheresi come ritratti tutti scattati in Italia nell' anno 1859, presso vari studi fotografici. Per esaminare queste fotografie ho con­sultato saggi speciali italiani sulla vita e attivitá di fotografi italiani, saggi speciali ungheresi sulla vita di Luigi Kossuth e suli' attivitá nel suo esilio, manoscritti e lettere inedite ed un diario giá edito. Dopo i due anni della sua relegazione nell' Impero Turco e un viaggio lungo negli Stati Uniti, Kossuth visse a Londra nei primi anni del suo esilio. Nel maggio 1861 con l'appoggio del Conte Cavour, primo ministro italiano, Kossuth si stabilisce definitivamente in Italia, prima a Milano, dopo a Genova (Nervi) e infine a Torino. Ma come capo dell' emigrazione ungherese Kossuth é giá stato anche prima in Italia. Kossuth si mostró piú attivo come politico alla vigilia e durante la guerra italo-francese contro PImpero Austriaco del 1859. Come capo dell' emigrazione ungherese condusse tratta­tive con l'imperatore francese Napoleone III, nel maggio 1859 a Parigi, e tenne stretti con­tatti con Cavour. Come conseguenza delle trattative militari i soldati dell' emigrazione ungherese si radunarono in Italia instaurando la Legione Ungherese. Lo stesso Kossuth ar­rivó da Londra in Italia nei giorni della guerra, sbarcó a Genova il giorno 22 giugno 1859. II giorno 24 si condussero trattative personali fra lui e Cavour a Torino. 11 giorno 2 luglio Kos­suth visitó il campo di battaglia di Magenta e Solferino, il 3 luglio lo accolse, a Valeggio sul Mincio, l'imperatore francese Napoleone III. Ma la visita di Kossuth al quartiere generale alla vigilia dell'armistizio di Villafranca, non serviva piú, come non servivano i passi diplomatici del Conte Cavour. II patto di Napoleone III e Francesco Giuseppe significava un colpo mortale per i piani e i concetti di Cavour e fu fatale anche per la politica dell'emigra­zione ungherese. Kossuth se ne ando' via "mogio, mogio" a metá luglio, prima in Svizzera, poi a Londra. Tornó in Italia solo l'anno dopo, nel settembre 1860, quando arrivó a Torino per riprendere nuove trattative con Cavour, che aveva invitato a Torino i membri del Comi­tato Nazionale Ungherese. Successivamente, nel maggio 1861 Kossuth si stabil! definiti­vamente in Italia. Dopo la morte inaspettata di Cavour, Kossuth rimase a Milano, per poi trasferirsi a Nervi, perché la sua unica figlia stava morendo. Nei primi mesi dell' anno 1862 a Torino fu accolto dal re e ripresero le trattative con Ricasoli e Ratazzi, ma tornó subito al capezzale della figlia, che mori nell' aprile 1862. Un paio di mesi dopo la morte della figlia, Kossuth mise i capelli bianchi. Si trasferi a Torino nell' anno 1863. Dalle lettere inedite e dal diario di un emigrante ungherese Giulio Tanárky, che lavoró presso Kossuth come segretario 121

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