Folia archeologica 12.

G. Sándor Mária: Középkori sakkfigurák a nagyvázsonyi várból

Pe%z< medievali di gioco degli scacchi 257 Paolo Kinizsi, Benigna Magyar, Marco Horváth erano in contatto con delle corti, da ciô possiamo supporre che il gioco degli scacchi era uno svago sgradito. Si possono amettere anche contatti italiani delle epoche del Banato di Marco Horváth nella Croazia e Dalmazia. Non abbiamo perô nessun cenno in questo reguardo. Un altra supposizione sarebbe, she siano stati eseguiti nell'officina del convento dei „Pálos", poco distante dalla fortezza. Il materiale e l'elaborazione dei pezzi lo fanno supporre — perô gli scavi fatti fïno al giorno d'oggi non ci danno nessun appoggio. In questi modo soltanto scavi ulteriori potranno affermare la nostra supposizione. Riassumendo tutto quello che abbiamo detto finora, possiamo concludere che: nello sviluppo dalla storia del gioco degli scacchi possiamo constatare, sui nostri pezzi l'influenza dell'epoca délia riforma. Dal punto di vista délia critica dello stile hanno analógia con pezzi dell'Europa occidentale del secolo XV° Prendendo in considerazione il posto di ritrovo è ammissibile che siano stati sotterrati nella seconda meta del secolo XVI 0. In base ai dati che possiamo ammettere che i pezzi siano stati eseguiti verso la fine del secolo XV° ed al principio del XVI°. 17 Folia Archaeologica

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