Kollányi Ágoston: Esztergom : Idegenforgalmi prospektus (1937)

Stefano, Santo Ladislao e le statue allegoriche della reli­gione). L’altare maggiore della Basilica é opera dell’artista italiano Bonani. Sopra l’altare si trova il più grande quadro da altare (alto 13 metri e largo 6.5 metri) opera del pit­tore italiano Grigoletti e rappresenta l’Ascensione di Maria Vergine. Il fresco del soffitto del santuario rappresenta la San­tissima Trinità circondata dai nove cori degli angeli (opera del pittore tedesco Lodovico Morált da Monaco di Baviera). 1 quattro pilastri che sostengono la cupola sono ornati di freschi che imitano mosaici e rappresentato i quattro grandi Padri della Chiesa. Fra i quadri degli altari su'la navata transversale della cupola merit a essere menzionto quello che rappresenta la morte di Cristo nella croce opera la più bella del pittore italiano Grigoletti. Nella navata sotto la cupola si trovano le statue in marmo di Carrara dei cardinàli Pietro Pázmány e Giovanni Simor. Le due capelle laterali della Basilica, que'la a sinistra dall’ entrata e’ la capella di Bakács. La capella in mar­mo rosso é l’unico degno rappresentante rimasto intatto déTarchitettura del rinascimento ungherese. Il quadro sull’ altare, sopravissuto alla strage turca, anche oggi é tenuto in grande considerazione come quadro sacro. La capella a destra dall’ entrata è la capella del protomartire Santo, Stefano. In questa capella si trova la tomba de1. Principe Primate Ambrogio Károly, morto a 23 anni, e la tomba di Giovanni Csernoch. La tesoreria della Basilica contiene le opere più esimie de'la cesellatura medioevale. Il tesoro di maggior valore custoditovi é il celebre Calvario del Re Mattia. La parte superiore in stile gotico e gli ornamenti in smalto sono di impareggiabile bel'ezza. La parte inferiore é lavoro dell’epoca del rinascimento. — Per quanto riguarda il valore, è caratteristico che venne fatto con cinque chilo­grammi di oro puro ed é ornato di 213 perle vere, molti diamanti ed altre pietre preziose. Altri pezzi importanti della tesoreria sono: la Tavola bizantina del bacio della pace; la Croce che si adopera in occasione della incoronazione e sulla quale il Re presta il suo giuramento, di oro puro ed ornata di quattro grandi zaffiri; il Vestito da messa adornato di perle vere ed adoperato pure in occasione della incoronazione; il Cro­cefisso della pace di Giorgio Szelepcsényi ed inoltre la co'ezione degli indumenti da messa. La vecchia Rocca di Esztergom messa alla luce. Gli scavi eseguiti negli ultimi anni misero alla luce i più bei ricordi dell’arte medioevale ungherese. Gli scavi ci diedero una opera d’arte nel palazzo del Re Béla IH. construito nel secolo XII. — Questo come pure la capella assieme a! portone sono lina opera d’arte di valore impareggiabile dell’architettura in stile romano. — I freschi della capella rimasti intatti possono venir annoverati fra i migliori del trecento. Sono importanti specia'mente i freschi rap­presentanti le 4 Sibille ed i 4 Profeti. Dalla capella si aprono due nicchie laterali. Da quella di destra si apre un corridoio sulle pareti del quale si vedono quadri dipinti che rappresentano le quattro virtù. — La mura ed i bastioni scavati all’ esterno della rocca mostrano la prisca gradezza di essa e ne lodano l’importanza. Il Palazzo Primaziale. Il maggior valore di esso é il museo cristiano che é la più saliente colezione di gran valore della antica pittura ungherese dei secoli XIV—XVI : é inoltre di gran valore una colezione di quadri (124 pezzi) del Trecento. All’infuori di Italia nessun museo ha una colezione cosi ricca del Trecento. — I valori più rile­vanti della colezione medioevale ungherese (Francesco I.) é l’altare ad ali di Tomaso Kolozsváry (1427) e quattro quadri del pittore M. S. (1506), che sono i rappresentanti della nostra pittura gotica di un livello europeo. — La

Next

/
Oldalképek
Tartalom