VJESTNIK 6. (ZAGREB, 1904)

Strana - 105

105 vili. 1586. 26. svibnja, Gradac (Štajerski). Popratno pismo doktora Petra Calvuccija na kardinala Azzolino, kojim preporučuje sebe i osnovu oslobodjenja turske krajine spram Dalmacije, predloženu u spomenici istog nadnevka i u pismu istog nadnevka na papu. Illustrissimo et Reverendissimo Monsignore Signor et Patron mio sempre Colendissimo ! Alli 14 et alli 21 del passato ho scritto à V. S. Illustrissima dui mie in risposta della sua cortesissima lettera, ringraziandola prima delle cortesi offerte, che si degna di farmi, et poi dandoli auuiso di alcuni particulari successi qui in quel tempo, qual lettere gli saranno arrivate un poco tardi, perchè il Reuerendissimo Monsignor Nuntio mi scriue, che non le ha potuto mandar cosi subbito per esser stato fora di Goritia ad accompagnare l'Illustrissimo Signor Cardinal Batori, et perché in esse io gl'ho richiesto anco una lettera di fauore à questo Serenissimo Arciduca per il Canonicato di Aquilea, non uoglio mancar di specificarli più chiaro quel fatto, dicendoli che dovendo uacar quel Canonicato io ne ho ragionato con alcuni Signori di questa Corte, li quali bruen­domi esortato à uolermi scoprir a Sua Altezza per ottenerlo, gli ho risposto che io non ho animo di star in questi paesi ma di uenir a Roma quanto prima, ma harei ben a caro di ottenerlo per un mio cugino figliolo di Oratio Squarcioni da Monte Santo Petre piccinino nostro parente, che è giouane studioso et meriteuole, et loro mi dissero che lo douesse prima procurar per me stante le mie servitù fatte a questo Serenissimo e poi rinuntiarlo al detto parente, che così forsi harei potuto ottener l'intento mio, et per questo io mi son mosso di scriuere per la lettera di fauore, ma non pero mi levo dalla mia risolutione di uenirmene a Roma per poter tanto meglio seruire V. S. Illustrissima et Reuerendissima hora poi ho penetrato più oltra da Signori più intrinseci di Sua Altezza cioè che io per me facilmente stante la mia servitù l'ottenerei, ma non per rinuntiarlo ad altri, perchè Sua Altezza uol premiar più presto li altri suoi seruitori, doue che non hauendo io animo di fermarmi in questi paesi, et non potendo ottenere l'intento per il parente, la ringratio della lettera di fauore quanto s'hauessi con essa ottenuto il mio desiderio, et per tanto gli ne resto obligatissimo seruitore, pregandola à non ha­uermi à male, che l'antica affettione, et la servitù grande che hora io le tengo m' ha spinto a pigliar sicurtà dell'autorità sua, Et lasciando poi questo da parte, gli faccio sapere che io ho per le mani un fermo trattato, qual dal. 77. in qua ho negotiato, et non ne ho mai potuto hauer la certezza sino à quest'hora, di ricuperar la fortezza di Clissa et suo stato in Dalmatia con otto altri Castelli et molte uille, et liberare molte migliara di anime Christane dalla crudele seruitù del Turco, et sottometterle à Santa Chiesa, siccome più allongo gli scriuo neh' altra mia qui inclusa, et se vederò l'animo di Sua Santità inclinato ad abbracciar cosi bell'impressa, et far un tal Christiano acquisto à Santa Chiesa, con bona speranza di ottenerne qualche bella grafia, io ci metterò tutto il mio potere, seben fossi certo di spargerci il proprio sangue per farla riuscire ; però V. S. Illustrissima et Reuerendisima si degni di conferirlo con Sua Santa, et risol­uendosi scriuermi subbito la risolutione, accio che possi risolvere, et concludere de qua quel che fà bisogno per esseguir il tutto a suo tempo, che il Signor Dio lo facci riuscir in bene in salute di quelle pouere anime Christiane, et in augmento di Santa . Chiesa. Et perche questa è una cosa de grandissima importantia, et per primo l'ha trattata questo Serenissimo Prencipe, il quale l'ha accettata, ma non la uol risolvere durante la tregua come nell'altra mia, prego et supplico V. S. Illustrisima et Reuerendissima à non uoler scoprir il mio nome ad altri che à Sua Santità acciochè non si sappi dequa, che io cerchi di leuar quest'occasione dalle mani di questo Prencipe, et darla ad altri, perche scoprendosi correrei grandissimo periculo della mia urta; per il che quanto posso

Next

/
Oldalképek
Tartalom