VJESNIK 7. (ZAGREB, 1937.)

Strana - 54

54 conservi vost. seren. et tutto l'eccel. senato et lo feliciti. Di vost. seren. et eccel. divotissrmo et humilissimo servitore Fra Simon Somma, vescovo Sappaten­se e Scardonense. XVII. God. 1648. Nadbiskup drački Marko Scura Francesku Molino duždu mletačkome. Daje ponovne upute kako se imade postupati u ratu republike mletačke s Turcima s obzirom na Albaniju. Opisuje onamosnji narod i prilike. Bibl. Vat. Cod. Ottob. 1941. J. 156. Serenissimo prencipe. La presente guerra caduta sopra la serenissima Republica con più formidabile nemico del nome christiano si rende tanto più grave quanto immersi rutti li principi negl'universali sconcerti del mondo, resta la serenissima Republica da ciascuno abbandonata sotto la guerra di si intollerabili pressure. Guerra la più ingiusta del canto dell'aggressore et abbandono il più prodigioso, che già mai si dette, come dinota questo uno de più reconditi arcani unicamente reservati all'altissima sapienza di Dio, cosi porge motivo d'applicar l'animo a quelle operationi, che la sua infinita bontà e divina prudenza ci additta. Fra le quali principalmente di rintuzzar l'orgoglio di si fiero nemico pare esser quella d'una segnalata diversione nell'Albania con grande speranza di conquistar quel regno, et li paesi circonvicini, tutti potenti et fedeli. E per far questo non occoncorre profusioni di tesori di spinger mi­litie, ne altri simili dispendij, ma solo una contagiosa e prudente risolu­tone di voler esseguire in che tre cose si devono considerare. Prima la facilità del negotio. Seconda l'utilità dele impresa. Terza la necessità d'applicarvi. Quanto alla prima sono quei popoli cosi obligati da forzosi impulsi ad essimersi dal giogo tirannico turchesco e ricovrarsi sotto la benigna protettone di questa serenissima Republica, che non tralascieranno opera intentata d'effettuarlo et se già tant'anni nudriscono anhelanti questo con­cetto adesso più che mai ne sonno infiammati anco per l'ultime alterationi cadute, che gl'hanno fieramente avvelenati. Al numero e grande coraggio loro altro non manca, che armi (massime di fuoco) monitioni di guerra, capi di commando e bombardieri, et appresso questo la semplice vista di qualche galera et altre vele, che scoressero quelle riviere, non già per

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