ARHIVSKI VJESNIK 3. (ZAGREB, 1960.)

Strana - 136

Non mancate comunicare agli insorti che non dieno retta aile sugge­stion! ed agli intrighi della diplomazia, ma continuino la lotta per obbligare la Serbia ad intervenire. Molti saluti e sono Aff [ezionatissi]mo Miho 1 Mitar Merčep, ustanički vojvoda. 20. Zadar 14. IX 1875. Miho Klaić Peru Čingriji o slabom uspjehu dobrovoljaca, o upućivanju jednog liječnika i nešto lijekova ustanicima, o formiranju četiri središnja Odbora za pomoć ustanicima. Dragi Pero Ho ricevuto la lettera, e söno pienamente teco d'accordo circa i volon­tarii. Ma quando vengono, ed una volta qui, è difficile rimandarli indietro. Io ho raccomandato dappertutto che non ne mandino; e se non fossero state queste raccomandazioni, ne avessimo avuto ancora di più. Appena ricevuta la tua lettera ho telegrafato ad un nostro amico me­dico a Pučišće, che sapevamo disposto ad andare sul campo dell' insurrezione. Ha risposto che partiva subito, e sarà a Ragusa di passaggio per Cettinje col vapore che portera la présente mia. Egli verra da te, e si chiama Micheli­Tomić. Contemporaneamente ho telegrafato a Praga. Da Zagabria mi aveano scritto ancora allora che non aveano medici disponibili. Domani spediamo a Cetinje due casse con telerie e medicinali per i feriti. Da Belgrado mi hanno scritto che sarebbe bene di istituire alcuni co­mitati centrali, i quali avessero a corrispondere tra loro, ed a cui tutti gli altri sarebbero soggetti. Io ho risposto che andava bene, e che 4 dovrebbero essere siffatti com[itati] centrali: a Ragusa, à Zara, a Zagabria ed a Belgrado. Quello di Ragusa avrebbe sotto di se tutti i comitati delle Bocche e di Ra­gusa sino alla Narenta. Quello di Zara, tutti gli altri della Dalmazia. Atten­du risposta da Belgrado ed allora procederemo a questa organizzazione. Appena sapremo il nome del segretario del ' comitato di Londra, di cui Russell è présidente, gli scriveremo nel senso a cui accenai oggi nella lettera a Ljubić. 1 Io pure ci aveva pensato. Ti abbiamo spedito domenica 200 fior[ini], e quanto prima avrai degli altri. Addio, moj Pero, credimi Aff [ezionatissijmo ­Miho 3 Ljubić D. Kazimir, učitelj i ravnatelj građanske škole u Makarskoj, narodni za­stupnik u Saboru dalmatinskom. — 136 —

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