Vízügyi Közlemények, 1938 (20. évfolyam)
4. szám - Szakirodalom
34 Si può partire pure dal nesso (26) esistente fra la velocità media ed il battente, quando, analogamente al procedimento precedente, si arriva alle equazioni (33) e (34). La cresta dev'essere foggiata larga e piatta, perchè nell'acqua stramazzante l'esistenza dei valori limiti V 0 e m 0 caratteristici per il regime torrenziale, e — in conseguenza — la formazione del salto desiderato sia assicurata. Tale condizione può essere soddisfatta però solamente nel caso, se la cresta possédé una certa larghezza L 0, stramazzi in parete sottile non sono conveniente. Si capisce da sè, che lo stramazzo cosi calcolato si presta bene solamente alla misura di una portata uguale o minore di quella (Q) considerata nel calcolo. Una portata maggiore defluisce senza la formazione di un salto di Bidone. Per verificare praticamente i risultati ricavati teoricamente, l'autore raccomanda esperimenti su modelli. VI. NEVE E GHIACCIO SUL BACINO IMBRIFERO DEL DANUBIO, DEL TIBISCO E DEGLI AFFLUENTI DI ESSI OSSERVATO NELL'INVERNO 1937—38. Riassunto fatto in base dei rapporti pubblicati dagli organi idrografici degli stati danubiani. Descrizione delle condizioni glaciali osservate sui fiumi ungheresi.