Vízügyi Közlemények, 1935 (17. évfolyam)
Kivonatok, mellékletek - Kivonat az 1. számhoz
41 il percorso normale delle acque freatiche si interruppe e gli strati superiori di argilla cosi inzuppati cominciavano a scivolare in giù. Le più notevoli frane sono osservate nel 1882, nel 1913 (fig. 3*) ed infine nel 1933 (fotografie l a—4 a). Le frane continue minacciavano anche i fabbricati dell'Istituto Ampelologico. Per conseguenza onde eliminare i fenomeni franosi si è ricorso alla costruzione di drenaggi (fig. 4 a ; S = drenaggio). La distribuzione delle particelle di diverse dimensioni nello strato d'argilla fù determinata in base ai campioni presi da 6 forami di trivellazione L'analisi granulometrica fù estesa tanto allo strato trovato umido al momento della trivellazione quanto a quello sottostante che fù trovato secco. L'analisi non verificò nessuno strato scivolante. La quantità delle particelle colloidali le quali prestano all'argilla la qualità di plasticità e quella di impermeabilità risultò sufficiente grande per rendere l'argilla praticamente impermeabile. Il fatto che quà e là l'argilla fù trovata inzuppata fino a profondità di m. 10—12 e ch'essa non impedi perfettamente la circulazione dell'acqua può essere attribuito alla capacità coagulante della falda freatica fortemente salsa. In seguito ai processi chimici svolti sotto l'effetto delle acque freatiche l'argilla negli strati superiori ha subito una notevole transformazione. I risultati delle prove di levigazione sono riportati nel prospetto 2° e nella fig. 6\ I campioni d'argilla esaminati sono presi dallo stesso forame. Il campione ,,A", preso alla profondità di m. 16, è argilla azzura e secca ; quello ,B" provenuto dalla profondità di m. 11 è un'argilla bruna e secca, mentre il campione ,,C" fù preso dalla profondità di m. 8 ed è gialla ed umida. La levigazione dei campioni ,,A", ,,B", ,,C" fù eseguita con silicato di potassa, la levigazione dei campioni ,,A", ,,B'', ,,C" però coll'acqua freatica estratta dal forame stesso. In quest'ultimo caso dunque il vero processo naturale fù svolto nel laboratorio. Dalla fig. 6 a risulta chiaro il forte effetto coagulante della falda freatica rilevatamente salsa ; la percentuale dei colloidi effettivi (0-002 m.) nel caso dei campioni ,jA" ,,B". ,,C" risultò del 22—25%, mentre nel caso dei campioni ,,A", ,,B", ,,C" tanto la percentuale dei colloidi quanto quella delle particelle di melma (0-01 in.) restò inferiore del 3%, l'argilla cioè l'influenza delle acque fortemente salse perdeva la sua impermeabilità. Le opere finora eseguite risultavano insufficienti per la definitiva eliminazione delle frane. Una sicura soluzione del problema può essere raggiunta col prosciugamento dello strato d'argilla inzuppato mediante drenaggi, colla regolazione delle acque superficiali, riducendo nello stesso tempo la forte pendenza del versante. VI. L'IMPIANTO DI DEFERRIZZAZIONE E I ) E MAN (JANI ZZ AZ IONE DELI/ACQUEDOTTO DI BUDAPEST. D. MOLNÁR. La deferizzazione e demanganizzazione delle acque potabili fornite dall'impianto di Káposztásmegyer, impianto principale dell'Acquedotto di Budapest, risultò necessario poiché il tronco del Danubio, nei pressi del quale sono impiantati i pozzi dell'acquedotto, in seguito alla costruzione del pcnello di Megyer impanta-