Zádor Anna: Pest Classicista - La nostra Budapest (Budapest, 1993)

dove la vita economica stava appena cominciando a rawivarsi, si capi ehe la cultura s’incaricava della parte maggiore nello sviluppo della nazione. Nel caso del Teatro Nazionale, neanche la povertä materiale ostaco- lava questa missione, anzi, tale situazione aumentava la generositá del pubblico. Cosi l’edificio modesto di Zitter- barth diventö un simbolo dell’avanzamento nazionale. Purtroppo neanche questo teatro ha visto la fine del secolo; lo conosciamo solo in base a dei quadri dal- lóra. La serie déllé grandi costruzioni culturali di Pest fu incoronata dal Museo Nazionale. Fortunatamente que- st’opera eccezionale di Mihály Pollack possiamo veder- la ancora oggi in forma essenzialmente invariata, come se i temporali della storia ed i cambiamenti sociali poco pacifici si fossero arrestati davanti a quest’edificio im- portantissimo. Quest’epoca é quella della costruzione dei grandi musei non soltanto da női, ma in tutta l’Europa. Le fondamenta del British Museum di Londra si gettarono nel 1826, ed anche fra i progetti dei cosiddetti architetti rivoluzionari francesi si trovano molti progetti di musei non realizzati, forse neanche destinati a realizzarsi. In quest’epoca si costrui anche l’Altes Museum di Berlino e la Glyptothek di Monaco, segnalando ehe le varié nazioni intendevano di rendere i beni culturali ed i ricordi importanti del passato nazionale alia portata di tutti. La costruzione del Museo ebbe un lungo passato alle sue spalle. Nel 1805 il Conte Ferenc Széchényi offri la sua importante collezione per questo scopo, mentre il Conte Antal Grassalkovich regalö il terreno necessario. 11 primo progetto dell’edificio fu preparato da János Hild, ma questo non si dimoströ abbastanza attraente tanto da convincere i gelosi circoli viennesi. La volontá per la realizzazione del museo tuttavia si rinforzö, ap- poggiata anche dal discorso tenuto da Ferenc Kölcsey nel parlamento del 1832: «l’arte é la leva della nostra vita politica, nazionale e sociale». Finalmente nel 1836 il Palatino commissionö a Mihály Pollack la preparazio- ne dei progetti finali. Dopo molte versioni, critiche e trattative la costruzione si iniziö e continuö con un ritmo uguale. Sin dal 1842 si páriává dell’arredamento inter- no e della disposizione degli oggetti museali. II direttore 19

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