Molnár József - Szilas Péter: Luci Notturne - La nostra Budapest (Budapest, 1993)
venne mediante comando centrale. Nonostante gli sfor- zi, non era escluso, nemmeno in tál caso, un possibile errore. E come di solito, quello ehe poteva guastare, guastó. II 9 settembre 1942, giomo in cui la capitale subi un attacco aereo, sül versante settentrionaie del Monte Gherardo, per un difetto tecnico, rimasero acce- se le lampade. Esse vennero distrutte dai militari della battéria di difesa aerea accampati nelle vicinanze - in seguito all’attacco aereo. Gli allarmi e gli attacchi aerei diventarono sempre piü frequenti, nel corso del 1944 si susseguirono gravi disturbi nella somministrazione di energia elettrica e neiniluminazione pubblica. Il PROGRESSO DEL DOPOGÜERRA ln conseguenza dell’assedio della capitale il quaranta per cento delle lampade di illuminazione pubblica vennero distrutte, ma anche il resto ne subirono notevoli danni. Come risultato del primo ripristinamento rapido riaccesero le primi luci il 12 maggio 1945 nella parte di Pest, in Kossuth Lajos utca, Rákóczi út, poi in quella di Buda, nella galleria del Castello. II numero dei posti lampada raggiunse quello prece- dente alia guerra per l’anno 1949. Rimase l’Impresa Elettrica, allora statalizzata, a dover prowedere alia manutenzione deH’illuminazione pubblica e toccava ágii autogoverni, ugualmente come oggi, di garantire le condizioni economiche alia manutenzione, ma anche aH’incrementazione e alia modernizzazione. Nel 1951, con l’aggregazione dei sobborghi nacque la Gran Budapest. 11 traffico stradale diventö piü intenso, níluminazione esistente delle principali strade non era ormai sufficiente, neanche economica, con le lampadi- ne eseguite secondo il vecchio sistema. Le lampadine dovettero esser sostituite da sorgenti luminose piü moderne. All’inizio di quell’era significö il tubo fluorescente, poi, negli anni sessanta invece la lampada a mercurio. Con i tubi fluorescenti, in termini di massima, la luminosita poteva essere triplificata, senza aumentare il consumo di energia, anzi, avevano una durata tre- quattro volte maggiore a quella delle lampade a incan- descenza. Indubbiamente, lo svantaggio n’era ehe ri- chiedevano l’applicazione di nuovi corpi lampada, da particolari dimensioni e disegno, anzi, anche i lampioni dovevano essere sostituiti. L’illuminazione con tubi fluorescenti venne messa in funzione nella József Attila utca, mediante corpi lampa38