Molnár József - Szilas Péter: Luci Notturne - La nostra Budapest (Budapest, 1993)

essa si trasforma, si rimbellisce la cittä, nonostante ehe di giomo l’avessimo vista grigia. I corpi d’illuminazione di gran luminositä vennero fissati su tetti di edifici affiancanti, su lampioni stradali o su colonne di sostegno collocate a questo fine. Nelle apposite parti dell’edificio illuminate a fine di dar mag- gior rilievo ai singoli particolari vennero montati proiet- tori. Questi proiettori, prowisti di riflettori di metallo o vetro, vennero fabbricati esclusivamente a tale fine. Le sorgenti luminose in essi collocate erano lampade a gas, con una potenza di 1500 e 2000 Watt. Alcune delle caratteristiche piü importanti degli edifi­ci selezionati a fini sperimentali: Luogo illumi- nazione gala Totale riflettori No. Potenza kW Bastione dei Pesca- tori e Chiesa di Mat- tia 72 83 Statua di San Ghe- rardo 14 15,5 Cittadella sul Monte Gherardo 89 88 Chiesa di Sant’Anna 20 20 Chiesa Presidiale 17 22 Belvedere del Monte con 457 Giovanni lampade 18,3 A giugno del 1934 nella capitale ebbe luogo il Campio­nato Mondiale di Ginnastica e altre manifestazioni, per- ciö i principali edifici rimasero illuminati per 24 giorni fino alle unidici di sera. Nel 1935 l’lmpresa Elettrica sollecito l’illuminazione gala del Monumente al Millennio, del Castello di Vajda- hunyad, del Parlamente e del Castello di Buda. II totale dei costi sarebbero stati 200 mila pengő ungheresi, il sindaco perö approvö solo 35 mila a tale fine. Tale cifra non bastava ehe all’illuminazione del monumento al Millennio e della cupola principale del palazzo del Ca­stello di Buda. Siccome l’illuminazione gala della cupo­la principale e della fronte del Castello piaceva al pubbli- co e ai dirigenti della cittä, decisero di illuminare anche le due ali laterali del Castello, da settanta riflettori. Men­tre nella selezione dei palazzi da illuminare e nelle solu- zioni tecniche si cercava di essere pretenziosi, nel 1935 30

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