Radó Dezső: Parchi e Boschi - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

Gran Pianura sono strettamente connesse 1’una con I’altra. E’ una delle teorie della geográfia botanica quella dell’ «appra- tirsi dal monte». Ciö significa, in sostanza, ehe i terreni collino- si, i bassi monti limitrofi alle pianure sono piü idonei a conser- vare le vecchie spéci residuali di queste ultimé. Sui versanti in continuo deperimento dei monti ci si trovano sempre delle parti microclimatiche, le quali assicurano la soprawivenza delle piante di remoti periodi climatici, non quella delle piante ehe si adattano alle condizioni climatiche di sempre. In caso di cambiamento climatico, le varié sped di piante avanzano, con un passo di alcuni metri, dai versanti settentrionali a quelli meridionali dei monti, o viceversa. Per la soprawivenza di alcune spéci relittiche, la piü adatta é la concrezione, la quale ha particolari caratteristiche, cioé il dolomito. Le piante, duran­te l’esistenza del clima sfavorevole per esse, soprawivono sui versanti dei monti, scendendo da qui, in caso di cambiamento ad un clima favorevole, alle pianure. La concrezione base del terreno, quella conservante le vecchie spéci di piante, é il dolomito diploporo, il quale si disgrega facilmente. La maggior parte di esso si forma per l’accumulazione collettiva di scheletri di diploporee. E’ la concrezione di dolomito a dar spiegazione alia superficie svariata ed articolata dei Szénás, la quale rese possibile la formazione di diversi microclimi su un territorio ristretto. Sulla gran parte della superficie del territorio di tutela natu­rale del Kisszénás si trovano prati rocciosi di chiusura scon- nessa e prati di steppe di chiusura piü connessa. Nel lato settentrionale vivono piante caratteristiche degli alti monti. La pianta piü preziosa del territorio é il lino di Pilis o quello dei dolomiti. Questa pianta perenne, la quale é molto bassa, quasi nana, é conosciuta soltanto qui, nei Szénás. Pianta del Kisszénás é la dafne (Daphne cneorum), la poligala (Polyga- la amara), il fiteuma (Phyteuma orbiculare), la carice (Carex alba), nelle parti piuttosto umide, la piccola erba lunaria (Botrychium lunaria). Fratellino del Kisszénás é il Nagyszénás con la sua superfi­cie di 22 ettari, il quale non é detto «grande» per la superficie, ma per l’altezza. (II Kisszénás é di 431 metri, mentre il Nagy­szénás di 551 metri.) 284 Le due creste ripide, rocciose del lato settentrionale del Nagyszénás e due delle sue maggiori valli sono territori tutelati. Preziosa pianta ne la festuca viola, pianta residuale dell’epoca glaciale, altrove rarissima, qui invece molto fre­quente. (Luoghi di vegetazione piü vicini si trovano nelle Alpi Orientali e nella zóna subalpine dei Carpazi Settentrionali). Curiosita sono ancora la calamagrostide (Calamagrostis arundinacea), poi il cardo grigio, il quale é indigeno del Tatra, su questo territorio é residuo dell’epoca glaciale, ed infine il 43

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