Radó Dezső: Parchi e Boschi - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
Normafa (lalbero di norma) Lungo la ferrovia dei giovani, si arriva alia Normafa, a piedi, seguendo il triangolo rosso, segnale per turisti. La Normafa, la quale é il belvedere del Monte Szabadság (Monte della Libertä), ha 477 metri di altezza ed offre un meraviglioso panorama, del Hármaskút-tető (Cima dei Tre Pozzi), del Monte Szabadság con il Monte János. Sul lato occidentale, di Budakeszi, Makkosmária, Csillebérc, si arrampicano vasti boschi, il versante orientale della Normafa, offre un magnifico panorama. 1 boschi circondanti vennero acquistati dall’erario da parte della capitale, ed il luogo, d’allora, é molto frequentato dai turisti. Si dice che nel 1840, come viene testimoniato dalia lapide, sotto un vecchio faggio (il quale é caduto a giugno, nel 1929), Rosalia Klein, membro di fama europea della compa- gnia del teatro lirico del vecchio Teatro Nazionale, aveva interpretato qui la grand’aria della Norma di Bellini. Da qui la denominazione del luogo. Nel 1962 si é piantato un giovane faggio in onore a quello vecchio; accanto vi é una colonna commemorativa con i versi di Gábor Devecseri. Si deve sape- re dell’antenato dell’albero attuale ehe é il vecchio faggio, secondo la tradizione, venne piantato nell’epoca del re Mattia, vale a dire che visse quattro secoli e mezzo. Non ce n’é niente di miracoloso. Gli alberi, se li si lascia, vivono a lungo. La Normafa anche d’inverno offre possibilitá d’intrattenersi, per praticare qualche sport. Per la pista da sei e slitto si arriva alia Harangvölgy (Valle della Campana), continuazione di pit- toresca bellezza del versante della Normafa (Normafa-lejtő). II visitatore, andandoci a piedi, viene guidato dal segnale giallo per turisti, fino al capolinea dell’autobus 28, da qui si arriva in mezz’ora a piazza Moszkva, nodo principale della circolazio- ne. II versante settentrionale del Monte Sváb, grazié alia favore- vole situazione, é il paese dei faggi. In un ettaro, durante il periodo di vegetazione (il quale da női, in termini medi, equiva- le a 170 giorni) emanano 8 tonnellate di ossigeno, elaborando nel frattempo 10-11 tonnellate di anidride carbonica. Con la loro traspirazione rinfrescano l’aria estiva, in modo che, con il suo movimento, caccia via la polvere dalia cittä. Girando verso sud alia Normafa, accanto a Csillebérc, il sentiero conduce al Monte Frank (Monte Franco), ci sono interessanti cavitä di mattoni da pittori. Per il segnale turistico verde o giallo si arriva a Makkosmária (Maria delle Ghiande), territorio con una situazione favolosa. Questa valle dal terreno marnoso, caduta sül lato di Budakeszi nella parte occidentale del Monte Sváb, ospita una bellissima chiesa ed una casa La Harangvölgy, versante pittoresco della Normafa 38