Földes Mária: Case Decorate - La nostra Budapest (Budapest, 1993)

La via potrebbe essere anche chiamata «della Cassa di Risparmio Nazionale», poiché il prossimo palazzo, costruito nel 1910 (Nádor utca 21) ne é la sede. II committente di una volta, la Banca del Legno di Nasic Sri. si occupö dei tagli e déllé lavorazioni del legno, attivitá rappresentata anche nelle decorazioni esterne ed interne. 11 taglio é rappresentato da tagliaboschi in rilievo sopra l’ingresso. Tutte le altre attivitá (trasporto, taglio ecc.) sono fatte da putti, come se giocassero. Anche i motivi soliti (fiori, ornamenti stilizzati) si trovano sulla facciata. Qui si sente che quasi automaticamente, senza idee e senza funzione vennero usati gli esempi di campioni giá esistenti. Quasi alia fine della strada troviamo la sede di una nuova banca (Nádor utca 36). Purtroppo lo spazio inter- no molto bello venne trasformato, e le proporzioni armoniche cambiate. Si vedono solo tracce déllé deco­razioni eleganti di una volta, ehe erano in perfetta armo- nia con l’esterno (ringhiere di ferro battuto, stucchi, rivestimenti in legno). II progettista, Artúr Meinig realizzö una divisione leggera, variegata, anche se non tanto púra e logica come nella facciata dell’altra banca. Si sforzö di ottenere un’effetto piü ricco con le variegate forme déllé finestre, con l’altemanza di balconi aperti e chiusi, gli elementi decorativi, gli ornamenti plastici della facciata (ghirlande, motivi di tulipano e di marghe- rita sui balconi e ai capitelli dei pilastri, teste femminili e maschere). La figura del vecchio minatore nel rilievo sopra l’entrata e nella porta di ferro battuto accenna alia professione del committente. La Szabadság tér, ultima scena della nostra passeg- giata, si awicina si awicina attraversando piccole stra- de. Vale la pena di vedere queste case che ci offrono una visione un po’ piü fresca, dopo gli edifici seri e tetri della Nádor utca. La casa in Honvéd utca 3 fu costruita nel 1903 da Emil Vidor per l’industriale Béla Bedő, ed esso é ritenu- to il palazzo piü bello delfart nouveau ungherese. L’ar- chitetto, da grande artista, fece grande non solo nell’ar- chitettura, ma anche l’arredamento. All’interno del pri­mo piano, ehe fu fappartamento del proprietario. L’aspetto unitario dell’interno - i motivi simili dei telai déllé porté, dei mobili, déllé lámpádé, dei vetri colorati, e dei tessuti - rispecchia lo spirito deHart nouveau che 32

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