Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
prendere sül serio questo programma fu segnato dalia me- morabile catastrofe successa con il Reichsbrücke di Vienna, nel 1976. L’ultimo intervento sül ponté Elisabetta fu eseguito nel 1985. Con un lavoro sfrenato di tre settimane é stato rimesso nel suo originale abito nuziale ossia, con parole piü semplici : sono stati eseguiti i necessari lavori di protezione dalia corro- sione. Gli anelli sí chiüdono Ponte Elisabetta, re dei ponti di Budapest — chiamato cosi dal nome di una regina — ha modificato molto di piü la vita della cittä che non tutti gli altri ponti precedentemente esistiti. Per costruirlo, due quartieri dovettero scomparire : il Centro di Pest e il quartiere Tabán a Buda, sul pendio del Monte Gellért, le casupole e le viuzze del quale servivano da roman- tiche e amate quinte per una metropoli ehe aveva appena superato le dimensioni del vecchio mondo. Si sono formati perö anche nuovi assi, nuove direzioni principali, nuove piazze ehe avrebbero segnato lo sviluppo della capitale. Mancavano ancora due ponti per chiudere tutte le vie a forma di anello sul Danubio, proseguendo la logica della crescita. (Jno di questi era all’estremita della Grande Circon- vallazione, al confine tra i quartieri di Cittä Giuseppe e Cittä Francesco, l’altro invece a Nord, per congiungere Óbuda e le parti di Pest che arrivavano sempre di piü in questa direzio- ne. Quello precedente é stato costruito ancora prima della seconda guerra mondiale e portava il nome dell’allora gover- natore dell'üngheria, Miklós Horthy dopo esser stato chiamato per un periodo semplicemente il ponté di Piazza Boráros (della Mescita). La deliberazione, maturata sin dal 1892, é giunta nel 1927 e nello stesso anno fu bandito il concorso internazionale. 11 primo premio fu vinto dagli ingegneri János Kossalka e Gyula Waelder, mentre il terzo premio fu dato a un ingegnere allora principiante, Pál Sávoly, in base al cui progetto si sarebbe costruito il nuovo Ponte Elisabetta. Nono- stante i vari premi, i banditori del concorso hanno infine incaricato un uomo ufficiale della progettazione del ponté, essendo stati modificati nel frattempo i criteri estetici ed eco- nomici. Alla fine, infatti, fu Pál Álgyai Hubert, progettista capo del Ministern a disegnare il Ponte Miklós Horthy, oggi Ponte Petőfi. Anche questo é un lavoro ben riuscito con la sua appariscente snellezza e con il suo aspetto modesto che dä libera apertura al panorama della capitale anche lungo il 46