Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

rese sül ponté a barca, un giornalista ehe celebrava con il suo seritto l’occasione, serisse letteralmente : «Magari le braccia di ferro e di pietra déllé due cittä potessero finalmente con- giungersi sopra questo nostro Danubio cosi capriccioso, per tenere le nostre cittä per sempre abbracciate, senza intervalli forzati !» Leggendo queste righe non solo i cuori di certe signorine di Buda palpitarono approvando, ma anche quelli di uomini saggi di una certa etä che da decenni si stavano occupando di come «la giovane e bella Pest potesse dare la manó all’antico castello dei Corvini». Quest’ultima immagine é tratta dagli seritti del conte Széchenyi, i cui sogni — con grande fortuna di tutti gli ungheresi — si realizzarono sempre. Che sí costrciisca ÜN PONTE ! Nel dicembre del 1820 un certo Stefi, cioé il conte István Széchenyi, capitano degli ussari, nonché ricchissimo aristoc- ratico ungherese che aveva appena oltrepassato l’eta ruba- cuori, stava in un accampamento militare presso Diószeg, nella lontana contea Bihar, quando ebbe la notizia della morte di suo padre, il conte Ferenc Széchényi. Dovette recarsi subito a casa. Si awia il giomo 27 dicembre e la sua carrozza da viaggio arriva al traghetto di Pest il 29. C e un gelo terrificante, nevica. Da tre settimane il ponté a barche é smontato e per via del ghiaccio portato dal flume nemenno le navi e i traghetti possono circolare. Széchenyi non trova nessuno che voglia rischiare per lui e tentare di attraversare il flume. Solo il 5 gennaio si trova finalmente un uomo corraggioso che con la nave lo trasporta unitamente ai cavalli e alia carrozza sulla ríva di Buda, in un giomo che promette menő ghiaccio. Appena approdati a Buda, le távolé di ghiaccio si riawiano con unó Stridore terribile. CIna sinfonia da fantasmi 1 É questo il giomo in cui István Széchenyi annota nel suo diario : «...offrirei le mié entrate di un anno per realizzare un ponté stabile fra Buda e Pest...» Forse nella storia c’erano state persone ehe prima di lui avevano proposto l’idea del ponté stabile — ma solo Széchenyi é riuscito a realizzarlo. Sin dagli anni ottanta del Settecento arrivavano i progetti diversi da uomini diversi, ma nessuno di questi poi poteva essere messo in pratica. II 1832 é l’anno della svolta. II 10 febbraio, in seguito ágii sforzi del conte István Széchenyi, nasce il Comitato per il Ponte di Budapest, proprio cosi : di Budapest, dimostrando subito il fatto che la stessa idea del ponté bastava per dipin- gere una cittä unita ágii occhi di questa gente costruttrice del futuro. 11 comitato comprendeva tutti coloro che potevano favorire la realizzazione del progetto e forse anche quelli che 14

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