Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

bile che nella descrizione data da Bonfini solo le torri corri- spondano alia veritä, ma queste servivano solo per sospende- re una catena net tentativo di ostacolare la via libera alle navicelle da guerra, come raccontano altre fonti. Quindi la funzione di questa costruzione non era tanto quella di collega- re, ma piuttosto di dividere, e ciö costituisce una notevole differenza. Lo stesso Bonfini annota ehe anche il nostro gran­de re rinascimentale Mattia Corvino si era occupato del pen- siero di realizzare un ponté stabile in pietra, ma le sue frequen- ti Campagne militari non gli lasciavano mezzi ed energie sufficienti per realizzare 1’idea. ÜN CORSO GALLEGGIAMTE SÜLLE ACQÜE Anche i ponti a barca del Medio Evo e dell’epoca della domi- nazione turca si collocavano in questi dintorni, nelle vicinanze dei due centri storici, presso lo sbocco della Valletta di Tabán e piü tardi un po’ piü a nord da essa. II trasferimento del ponté era dovuto agli effetti vicendevoli dello sviluppo della cittä e dei punti di passaggio : precisamente al fatto ehe, aumentan- do il traffico sembrava piü conveniente condurre la strada ehe portava al ponté, vicino alia periféria della cittä. Nei tempi dell’occupazione turca comunque, la costruzio­ne giä allora considerata una realizzazione tecnica di notevole valore, congiungeva ancora gli antichi centri storici. 11 primo ponté considerato degno di descrizione era costituito da set- tanta «tamburi» ed era stato realizzato dal pasciá Sokollu Mustafá. Nell’anno 1578 fu quasi totalmente distrutto da un terremoto ehe lo spezzö, ma venne ricostruito, come anche dopo altre catastrofi successe nella cittä. Il ponté a barche serviva fino al 1686, anno dell’assedio e liberazione del Castel- lo di Buda da parte dell’esercito cristiano unito, e non pochi viaggiatori europei contemporanei giunti in questo paese balcanico ne avevano parlato con ammirazione. Il ponté a barche fu sostituito piü tardi con successo da un’invenzione dell’epoca, anche se solo prowisoriamente. Si trattava di un tipo speciale di nave ehe traghettava i viaggiatori e in veritä portava a torto jl nome di ponté. 11 cosiddetto «ponte volante» circolava prima fra i porti di traghetto identificabili con gli attuali Bagno Rudas e la Chiesa Parrocchiale del Centrocittá, per essere spostato piü tardi, il porto di Pest vicino all’attuale Via István Türr. Il «ponte volan­te» era in funzione sicuramente giä dieci anni dopo la libera­zione di Buda. L’inventore era il mastro carpentiere Möller di Vienna ehe aveva proposto la sua invenzione al pubblico qiä nel 1676. 9

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